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Per l'hacker di Facebook 12mila dollari grazie al crowdfunding

Non è una favola, ma c'è ugualmente il lieto fine. Khalil Shreateh, l'informatico palestinese che ha scoperto una falla di sicurezza su Facebook, riceverà ugualmente la sua ricompensa

Facebook

Non avrà intascato i 500 dollari del programma Whitehat di Facebook, né il suo lavoro ha – inizialmente – ricevuto l'attenzione che meritava. Ora, però, Khalil Shreateh si sta prendendo la sua bella rivincita sul social network per eccellenza sul suo creatore Mark Zuckerberg.

I fatti

Nel corso delle passate settimane, il giovane informatico palestinese aveva più volte tentato di mettersi in contatto con il servizio di sicurezza informatica di Facebook – attraverso il programma Whitehat – per segnalare un bug che permette di aggirare le restrizioni e le impostazioni di privacy e di postare sulla bacheca di chiunque, anche delle persone non incluse nella lista amici. Tutti i tentativi, però, erano andati a vuoto: nessuno dei responsabili della sicurezza del sito aveva ritenuto le segnalazioni degne di nota.

Khalil decise allora di passare al piano B: segnalare il malfunzionamento direttamente a Mark Zuckerberg. Scrivendo sulla bacheca del fondatore di Facebook scrivendogli direttamente sulla bacheca.

Il caso

Inutile dire che l'accaduto ha immediatamente sollevato un vespaio di polemiche. Il giovane informatico palestinese, nonostante la veridicità delle sue segnalazioni, non si è vista riconoscere la ricompensa prevista dal programma Whitehat. Anzi, a causa delle violazioni dei termini e delle condizioni di utilizzo di Facebook, il suo account viene sospeso per qualche ora.

Dall'altro lato, Facebook rimedia una sonora figuraccia. Non solo il bug c'è ed è anche piuttosto pericoloso, ma la privacy di tutti gli utenti iscritti è stata per lungo tempo alla mercé dei malintenzionati di turno.

Crowdfunding

A premiare l'informatico palestinese ci ha pensato Marc Maiffret, CTO (Chief Technology Officer) della società di sicurezza informatica Beyond Trust. È stato lui a dare l'avvio – contribuendo con una donazione di 3.000 dollari – alla campagna di crowdfunding per reperire fondi da donare a Khalil.

 

La campagna di crowdfunding per ricompensare Khalil Shreateh

 

Nei primi due giorni sono stati raccolti già 12mila dollari – a fronte dell'obiettivo di 10mila dollari – e l'ammontare continua a crescere minuto dopo minuto. In questo momento, sono circa 250 gli internauti che hanno voluto dare il loro contributo alla causa, riconoscendo così il buon lavoro fatto da Khalil Shreateh.

Lezione

Maiffret, attraverso la pagina della campagna, ha voluto anche lanciare un monito nei confronti delle software house, che troppo spesso sottovalutano il lavoro degli sviluppatori indipendenti. “Spero che ciò permetta di far crescere la consapevolezza dell'importanza degli sviluppatori indipendenti. E spero allo stesso modo che serva a ricordare agli altri sviluppatori che, mentre può risultare frustante lavorare con società informatiche, non bisogna mai perdere di vista l'obiettivo più grande: aiutare l'intera comunità degli internauti a “vivere” in una Rete migliore”.

A cura di Cultur-e
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