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L'IA ci aiuterà a creare video impeccabili

Video sempre più accattivanti, in grado di toccare una qualità molto simile a quella professionale. Tutto merito della tecnologia: ecco perché

video ia

Sono molti i campi in cui, negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha trovato applicazioni che in passato non erano neanche lontanamente immaginabili. Uno di questi è quello rappresentato dalla realizzazione dei video, un settore dove a essere premiata è la creatività e la semplicità di utilizzo dello strumento, in cui oggi l’AI può ritagliarsi un posto di rilievo con risultati più che favorevoli. L’introduzione di questa tecnologia avanzata non deve essere vista come una limitazione per chi decide di affidarsi al supporto del software. Infatti, non bisogna considerarlo un tentativo di sostituirsi al delicato ruolo dell’utente ma di mettere a suo servizio la potenza del programma, offrendo così la possibilità di convogliare l’energia nel processo creativo e lasciando alla macchina il compito di ottimizzare al meglio il prodotto finale.

IA nei video: a che punto siamo?

video iaPer capire il modo in cui l’intelligenza artificiale può giocare un ruolo chiave nella creazione dei video non bisogna attendere oltre. Grazie all’impegno di attori chiave a livello mondiale, è già possibile assistere all’apporto che la sua presenza può fornire nella fase di post-produzione. Ne è la dimostrazione Adobe Sensei, messo a punto dalla software house statunitense Adobe, che già ha scoperto le proprie carte mettendo in luce l’aiuto che l’IA è in grado di fornire. Si tratta di opportunità che solo fino ad alcuni anni fa sembravano inavvicinabili, almeno per quanto riguarda i prodotti dedicati al grande pubblico.

IA: cosa può fare?

video iaÈ sufficiente scendere più nel dettaglio per comprendere meglio quali possano essere i molteplici usi di un programma di tale stampo. Un esempio è quello della funzionalità di Adobe Sensei utilizzate nel programma di foto editing Photoshop, tra i più noti dell’azienda a livello internazionale. Il tutto è racchiuso nella libreria di filtri generativi chiamata “Neural Filters per Photoshop”. In pochi click da parte dell’utilizzatore, si ha la possibilità di alterare radicalmente determinati aspetti del proprio progetto in una manciata di istanti, anche senza dover necessariamente essere in possesso di particolari conoscenze tecniche.

Utilizzando alcuni slider, presenti nell’interfaccia del programma, l’utilizzatore riesce a introdurre nell’immagine nuovi elementi generando pixel contestuali non presenti in origine, agendo in piena libertà. Tra questi vi sono la gestione della fonte luminosa presente in una fotografia, così come la modifica dell’età del volto del soggetto della foto o il cambio della sua espressione (come la generazione di un sorriso rispetto a una più seriosa).

Con l’IA, l’utente può dare libero sfogo alla fantasia senza dover dare fondo a grandi dispendi in termini di tempo e di energie.

Se quanto dimostrato finora sembra però essere relegato al campo della fotografia, i video non sono di certo da meno. Per questo motivo Adobe si è rimboccata le maniche, mettendo sul piatto della bilancia del video editing un prodotto altrettanto valido e dalle capacità parimenti avanzate. È integrato in After Effects, programma ancora una volta targato Adobe e utilizzato proprio per la produzione di filmati. Stiamo parlando di “Riempimento in base al contenuto” (in inglese “Content Aware Fill), strumento con cui il creativo è libero di rimuovere dalla scena immortalata nella clip interi oggetti, riducendo sensibilmente l’effort che normalmente sarebbe richiesto per tale operazione.

Anche Premiere Pro, altro software utilizzato con il medesimo scopo di After Effects ma orientato verso un pubblico di maggiore esperienza, contiene in sé tool altrettanto utili e potenti grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Uno su tutti è “Reframe automatico”, il quale agisce direttamente sulle proporzioni dei fotogrammi, adattando l’inquadratura ai diversi tipi di formati in uso, come quelli presenti sui social network.

Intelligenza artificiale nei video: anche per i pro?

video iaNonostante, da quanto visto, siano soprattutto il pubblico degli appassionati, anche quello dei professionisti può trovare nell’intelligenza artificiale un ottimo supporto nella realizzazione di filmati. In particolare, ciò diventa di importanza massima nel doppiaggio, un dettaglio che non è sfuggito a Flawless, società specializzata nella creazione di software nel settore degli effetti video.

Utilizzando l’IA, la compagnia con sede a Londra ha lavorato sul problema della sincronizzazione del labiale degli attori con il sonoro, producendo un elemento capace di creare movimenti della bocca e del volto in linea con le parole pronunciate. Con TrueSync, programma che usa il machine learning per creare effetti realistici e armoniosi, la CGI (cioè le immagini generate dal computer) dapprima protagonista nell’operazione viene soppiantata dall’intelligenza artificiale, fornendo un prodotto ultimo di tutt’altro livello.

Intelligenza artificiale nei video: quali ripercussioni?

Se per il grande pubblico l’IA si rivela un supporto per ridurre l’impegno da applicare a determinati aspetti della produzione, permettendo di convogliare le energie su altri aspetti di pari livello, nel settore professionale le macchine rischiano di tagliare fuori ancora una volta tutta una fetta di lavoratori specializzati. Ma è davvero così?

Secondo gli esperti, ciò potrebbe rivelarsi esclusivamente un cambio di ruoli e non di una sostituzione della tecnologia all’uomo.

Si passerà da personale con competenze nei singoli media - quali foto e video - a operatori in grado di gestire agilmente entrambe le tipologie di progetti. Allo stesso modo, la diffusione dei tool consentirà di dare una maggiore spinta verso nuove frontiere, rendendo l’intelligenza artificiale sempre più presente e meno visibile così da fondersi alla perfezione nell’intero processo realizzativo. Quanto bisognerà attendere? Forse poco. I passi in avanti in tale direzione parlano da soli. E il futuro potrebbe essere già alle porte con grandi novità in serbo.

A cura di Cultur-e
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