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Italian Log In, la piattaforma social per la Pubblica amministrazione italiana

Il portale permetterà a cittadini e aziende di accedere a servizi ora disponibili solo allo sportello. Obiettivo: ridurre la burocrazia e velocizzare la digitalizzazione del Paese

Agenda digitale

Che gli italiani e la tecnologia digitale non vadano troppo d'accordo è notizia risaputa e confermata da statistiche di vario tipo: solamente il 55% della popolazione, ad esempio, si collega regolarmente a Internet, mentre ben 22 milioni di connazionali non hanno mai navigato nel web (le cose vanno leggermente meglio se si prende in considerazione la navigazione mobile). Analogamente, l'Italia ricopre gli ultimi posti della graduatoria stilata dall'Unione europea per “certificare” lo stato di salute dell'economia digitale e della società digitale dei 28 Paesi membri: nel report si legge di un Paese che ha “il livello di copertura più basso dell'Ue” per quanto riguarda le connessioni Internet veloci (solo il 21%) e l'abbonamento a banda larga fissa (appena il 51%) e che deve anche “fare progressi sul fronte della domanda”.

 

Connessione

 

Per questo, al momento, gli sforzi di chi si occupa dell'Agenda Digitale italiana sono tutti concentrati – o quasi – sullo sviluppo delle infrastrutture per la connessione a banda ultralarga e per migliorare il rapporto, non certo idilliaco, tra italiani e web. In questa ottica si inserisce il piano “Strategia italiana per la banda ultralarga e la crescita digitale”, approvato dal Consiglio dei ministri nei primi giorni di marzo 2015: con un investimento di oltre 6 miliardi di euro, il Governo prevede non solo di rispettare gli obiettivi fissati dall'Agenda digitale europea, ma addirittura di superarli. Se tutto andrà come da programmi, entro il 2020 il 100% della popolazione dovrebbe essere servito dalla banda a 30 megabit, mentre l'85% della popolazione (contro il 50% previsto dalla Commissione europea) dovrebbe avere la possibilità di connettersi a 100 megabit.

Le misure previste nel piano, però, vanno ben oltre gli investimenti infrastrutturali. Molte norme, infatti, sono pensate per digitalizzare la Pubblica amministrazione italiana e avvicinarla – virtualmente – al cittadino.

Che cos'è Italian Log In

Tra queste, una delle più interessanti prevede la creazione di Italian Log In, piattaforma sociale che, a regime, dovrebbe diventare la “casa del cittadino su Internet”. Insomma, una sorta di città digitale dove cittadini e imprese potranno entrare in contatto diretto con la pubblica amministrazione ed usufruire di servizi oggi offerti solo tramite sportelli aperti al pubblico. Un modo per snellire la burocrazia, da più parti vista come uno dei peggiori freni alla spinta innovatrice e riformatrice in Italia. Tutti, sia i cittadini sia le aziende, avranno un profilo civico personale accessibile grazie a SPID (acronimo di “Sistema pubblico di identità digitale) e dal quale sarà possibile accedere ai vari servizi offerti: canale di comunicazione diretto con la pubblica amministrazione, richieste di certificati, pagamenti online e molto altro ancora.

 

Identità digitale

 

Tre i gradi di sviluppo previsti nel piano strategico presentato dal Governo italiano: entro settembre 2015 l'applicativo dovrebbe essere accessibile sul web, mentre la profilazione e il login con SPID dovrebbe essere possibile nel dicembre 2015. Da questo momento partirà una fase di test che, nel giro di 12 mesi circa, dovrebbe portare a regime l'intero sistema digitale.

Come funziona Italian Log In

Al centro di Italian Log In troviamo il profilo civico online al quale accedere grazie a SPID. Una volta dentro, gli utenti – sia cittadini sia aziende – avranno a disposizione servizi e strumenti che permetteranno di accorciare la trafila burocratica odierna. “Cittadini ed imprese – si legge nel documento stilato dal Governo – devono trovare in un solo luogo i servizi necessari, fare operazioni in pochi passaggi dovunque si trovino, e con i propri mezzi di interazione, la risposta agli atti necessari”.

 

Accesso

 

In questo processo la Pubblica amministrazione sarà attore primario, essendo chiamata a integrare la piattaforma digitale con gli stessi servizi offerti solitamente tramite sportello pubblico. L'utilizzo di API appositamente sviluppate permetterà di integrare i servizi e Italian Log In all'interno dei portali della pubblica amministrazione e l'accesso attraverso un'interfaccia unica.

Gli obiettivi di Italian Log In

Affinché Italian Log In possa funzionare al massimo delle possibilità, sarà necessario che entro il 2017 si completato l'iter legislativo e operativo che porta alla creazione del Sistema pubblico di identità digitale e dell'Anagrafe nazionale unica. Tra gli obiettivi che si pone il Governo con la creazione di questa piattaforma, infatti, troviamo la standardizzazione e digitalizzazione dei principali procedimenti amministrativi; la creazione di un'unica banca dati che permetta la gestione unificata ed unitaria dei cittadini e delle imprese; la creazione di un ecosistema operativo interoperabile e scalabile, che consenta il libero accesso ai dati (open data) e la loro sistematizzazione in grandi data set (big data).

A cura di Cultur-e
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