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Il mondo dei social sta cambiando: è arrivato BeReal

I social media cambiano e la Generazione Z chiede foto reali e autenticità: ecco come funziona l’app BeReal e perché è sempre più amata dai giovani

social network

Instagram Stories, post e carousel con foto perfette di piatti gourmet, fisici scolpiti dal fitness e panorami mozzafiato hanno i minuti contati. I social media stanno cambiando e gli influencer non sono più semplicemente icone dagli outfit perfetti, che mostrano oggetti di design e raccontano le loro vacanze in posti meravigliosi e costosi. Il bisogno di autenticità e realtà si fa sentire e diventa il nuovo modo di comunicare con propri follower, mostrandosi per quello che si è.

Sempre più influencer interrompono la loro narrazione dorata per mostrarsi così come sono, svelare i filtri applicati alle foto, quelle in cui il fotoritocco crea la magia.

Questo nuovo trend interessa soprattutto la Generazione Z, o Gen Z, che richiede ai suoi idoli autenticità e abbandona gradualmente Instagram e Facebook per app che permettano la condivisione e la collaborazione, come Clubhouse o TikTok. In questo contesto, una nuova app social fa la sua comparsa e si espande: BeReal. Niente tempo per editare le foto, niente like e niente follower, solo realtà. Ecco come funziona la nuova app che ha conquistato la Gen Z e che garantisce una condivisione reale e autentica dei propri momenti di vita.

BeReal: cos’è e come funziona

bereal appL’app di BeReal si pone come il nuovo social media delle foto “vere”, che non si possono ritoccare con filtri o programmi di editing. Gli iscritti ricevono simultaneamente ogni giorno una notifica e da allora hanno 2 minuti per scattare una foto e pubblicarla sul social. Due velocissimi minuti in cui condividere un pezzetto della propria vita reale sul proprio account. Lo slogan dell’app è “I tuoi amici, davvero” e indica la potenza di questo social: si può condividere solo la realtà.

L’app è disponibile per dispositivi Android e iOS in Italia, ma al momento supporta solo le lingue inglese, spagnolo e francese.

Dopo averla scaricata, basta inserire le informazioni di base e creare un RealMoji, cioè un equivalente delle emoji personalizzato che funga da foto profilo per presentarsi agli amici. Un’altra delle particolarità dell’app BeReal è che non ci sono follower o like. Gli utenti possono interagire solo tramite RealMoji o con commenti sotto l’immagine. Il profilo nasce come privato, ma ogni utente può decidere di cambiare l’impostazione in pubblico. Inoltre, la foto del giorno si può eliminare dalla timeline in pochi secondi facilmente.

Al momento gli utenti possono caricare solo immagini, ma non si possono produrre e postare video. Gli sviluppatori del social fanno però sapere che stanno lavorando per introdurre nuove funzionalità, oltre a quella che consente di scattare foto doppie, utilizzando sia la fotocamera posteriore che quella frontale per un selfie.

BeReal: perché piace tanto ai giovani

bereal socialBeReal è stata lanciata lo scorso febbraio ma solo nelle ultime settimane è diventata virale e ha già ottenuto 30 milioni di dollari di finanziamenti. Gli utenti sono soprattutto membri della Gen Z che dopo anni di filtri su Instagram cercano autenticità e vita reale. Un bisogno che si fa sempre più forte dopo la pandemia da Covid-19, con i lockdown e le restrizioni che hanno relegato ai social network la vita reale.

I giovani sentono così il bisogno di un nuovo tipo di social media, che sia più collaborativo, dove poter vivere esperienze reali e non edulcorate.

Ecco quindi spiegata la potenza e la diffusione di BeReal, fatta di foto di amici che lavano i piatti, mangiano in casa, viaggiano annoiati in treno o bus, studiano o ancora si sono appena svegliati. In appena due minuti, senza tempo per fare editing e post-produzione, si ottiene una foto che è uno spaccato di vita vera e vera condivisione del momento.

BeReal, Poparazzi, Clubhouse, TikTok: come cambiano i social

social networkI social media sono la nuova piazza virtuale in cui incontrarsi e la Gen Z si avventura verso piattaforme e app che gli consentano di trovare amici e condividere in modo genuino. Le app come Facebook e Instagram, che sono incentrate sulla self-promotion, attirano sempre meno interesse. Secondo i dati riportati dal Financial Times, nel 2020 nel Regno Unito il tempo medio di uso giornaliero di Facebook è sceso da 36 a 29 minuti.

Anche la presenza di Instagram sugli iPhone è scesa del 18% rispetto all’anno precedente. Segnale che i social media devono offrire altro ai propri utenti.

In questo contesto, continuano a diffondersi le app come TikTok, che permette di condividere brevi video ironici e divertenti per strappare una risata ai propri follower, come fa il tiktoker italiano più seguito al mondo sul social: Khabi Lame. C’è poi ClubHouse che abbandona le foto e punta tutto sulla voce e sulle chat vocali per condividere interessi e passioni, confrontarsi e creare dialoghi interessanti. E ancora Poparazzi, dove le uniche foto postate sull’account sono quelle scattate dagli amici nei paraggi. Infine BeReal, che obbliga i suoi utenti a essere autentici e a non andare a caccia di like. Il mondo dei social media sta cambiando e la realtà ora è finalmente la benvenuta.

A cura di Cultur-e
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