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Dispositivi hi-tech per curare le piante in casa

Per curare le piante di casa si può chiedere aiuto al mondo della tecnologia. Ecco i migliori gadget da poter acquistare

gadget piante

Una delle tendenze più belle degli ultimi anni è quella di riempirsi la casa, il balcone o il giardino (per i fortunati che ce l'hanno) di piante. L'"urban gardening" è da diversi anni tornato di moda e i nostri appartamenti si sono riempiti di verde, grazie anche ad una ondata di nuove varietà e specie coltivate ultimamente nei vivai che, effettivamente, con i moderni stili d'arredamento ci stanno benissimo. Parallelamente YouTube si è riempito di canali dedicati al giardinaggio e sono emerse delle vere e proprie star, come l'ex modella statunitense Summer Rayne Oakes del canale Homestead Brooklin (180 mila iscritti), MissOrchidGirl (190 mila iscritti), Amanda Switzer (Planterina, 238 mila iscritti), Brads Greenhouse & Gardening (141 mila iscritti), Kevin Espiritu (Epic Gardening, 192 mila iscritti) e molti altri.

Anche Facebook si è riempito di gruppi di amanti delle piante ma, in questo caso, i pollici neri sono almeno pari di numero rispetto ai pollici verdi. Perché coltivare piante in casa non è facile, ci vuole esperienza e anche fatica. Per fortuna, però, ormai la tecnologia ci aiuta anche a coltivare con una lunghissima serie di gadget che possiamo usare per fare meno fatica, spendere meno tempo nella coltivazione e averne di più per goderci la vista delle nostre piante.

Irrigazione automatica Wi-Fi

irrigazione piante smart

Se in balcone abbiamo molte piante, una delle cose che ci fa perdere più tempo è l'irrigazione. Specialmente se il balcone ha una bella esposizione al sole, infatti, la poca terra che c'è nei vasi asciuga molto presto dalla primavera all'autunno. L'irrigazione automatica può essere una soluzione, specialmente se smart. Oggi esistono in commercio diversi sistemi per l'irrigazione autonoma programmabile, anche da smartphone grazie alla connessione Bluetooth o Wi-Fi.

Se l'irrigatore ha la connessione Bluetooth potremo modificare la programmazione soltanto se il nostro smartphone è vicino ad esso, mentre se ha il Wi-Fi potremo cambiare scheduling da qualunque parte nel mondo. I prezzi, purtroppo, non sono bassissimi: l'Orbit B-hyve 94990 Smart Hose Timer con Wi-Fi, che è compatibile anche con Alexa, costa ad esempio circa 80 euro. Il Netro Sprinkler Smart Controller Wi-Fi costa circa 100 euro, tanto quanto un Eve Aqua. Per un LinkTap Water Times Wi-Fi si spendono anche 130 euro e per un Gardena 19031-20 Smart Water Control addirittura 160 euro.

Luci a LED per coltivare indoor

Se viviamo in una casa non molto luminosa ben presto ci accorgeremo che, non appena le ore di sole iniziano a diminuire a fine estate, le nostre piante iniziano a soffrire di mancanza di luce. Le moderne lampade a LED sono una buona soluzione a questo problema, perché fanno moltissima luce consumando davvero poco. Negli ultimi anni, poi, sono stati sviluppati centinaia di modelli di lampade specifici per la coltivazione indoor che, a parità di Watt consumati, sono ancora più efficienti. Alcune di queste lampade emettono solo luce rosso-blu: sono efficaci, ma fastidiosissime da guardare e praticamente inutilizzabili in un salotto. Altre, invece, sono "full spectrum" e imitano a perfezione la luce solare (le riconoscete perché di solito hanno una temperatura di colore compresa tra 4.500 e 6.500 gradi Kelvin).

È possibile collegare queste lampade ad un normale timer meccanico o elettronico per farle accendere e spegnere senza il nostro intervento, ma la soluzione veramente smart è collegarle a delle "smart socket" Wi-Fi. Cioè a dei connettori per lampadina (esistono sia quelli "attacco piccolo" E14 che quelli "attacco grande" E27) che possono essere gestiti dallo smartphone e spesso sono compatibili con gli assistenti personali di Google e Alexa. Il top, anche per le piante, è comprare diverse lampade e farle accendere e spegnere gradualmente per simulare l'alba e il tramonto. Lo si può fare facilmente impostando una routine sull'assistente.

Sensori smart per le piante

sensore piante

Ci sono determinate piante, le cosiddette acidofile (azalee, camelie, gardenie, molte felci), che per vivere bene hanno bisogno di un terriccio con PH acido. Il problema, però, è che la maggior parte degli acquedotti italiani porta nelle nostre case acqua molto calcarea, quindi con PH basico. Quest'acqua non fa bene alle piante acidofile che, molto spesso, dopo un tot di tempo "crollano" e muoiono senza apparente motivo. In realtà il motivo c'è: l'acqua troppo calcarea. La soluzione sono dei concimi o degli ammendanti specifici per riequilibrare il PH, ma è difficile dosarli correttamente.

Una possibile soluzione (a parte quella di usare solo acqua distillata, che non è affatto economico né comodo) è l'uso di sensori smart da inserire nel terreno. Questi sensori riescono a leggere molti parametri quali la percentuale di umidità del terreno e il PH e, se hanno la connessione Wi-Fi, come il Flower Care Soil Tester  di Xiaomi da 25 euro, possiamo consultare i dati dal nostro smartphone.

App per riconoscere le piante

Per una coltivazione ottimale di ogni pianta, la prima regola è conoscere le piante. Solo che se siamo appassionati, prima o poi ci capita di passare dal fioraio o dal vivaio e innamorarci di una pianta senza neanche sapere come si chiama. Molto spesso, tra l'altro, l'addetto alla vendita non ci sa dare grande aiuto e noi torniamo a casa con una perfetta, ma bellissima, sconosciuta.

La soluzione c'è ed è un'app per riconoscere le piante fotografandole. Ce ne sono diverse: PlantNet, Garden Answers, Leafsnap, e molte altre. Alcune sono disponibili sia per Android che per iPhone, altre solo per uno dei due sistemi operativi. In ogni caso nessuna di esse è perfetta, perché non riconosce sempre la pianta oppure perché la nostra pianta non è nel suo database. Ma usandone un paio siamo sicuri che almeno una ci dirà il nome della bella sconosciuta.

 

2 marzo 2020

A cura di Cultur-e
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