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Gree, storia e profilo

Nata nel 2004 in Giappone, oggi questa piattaforma di social gaming conta decine di milioni di utenti. Ecco come è nata e come intende continuare a crescere

Gree

Tutti conoscono, bene o male, cosa siano Zynga e King. Sono, allo stato dell'arte, le due piattaforme di social gaming più famose e utilizzate al mondo. La prima ha vissuto il suo momento d'oro un paio di anni fa, quando mezzo mondo (Italia compresa) vestì stivaloni di plastica e imbracciò le zappe per trasformarsi in contadino virtuale con Farmville; la seconda, recentemente quotata a Wall Street, ha scalato le classifiche di categoria grazie a Candy Crush Saga e tutte le altre saghe che sono venute dopo. Pochi sanno, però, che questa tendenza, ora internazionale, nacque in Giappone.

 

Tsuri-Sta

 

Era il 2007 e la web-company nipponica Gree lanciava sul mercato Tsuri-Sta (“fishing star” in inglese, “La stella della pesca” in italiano), primo videogame social creato appositamente per gli smartphone. Da lì in avanti la storia dei videogames e dei social network cambierà radicalmente.

Il profilo di Gree

Gree è un servizio di social gaming e social netowrking fondato in Giappone dal giovane avvocato Yoshikazu Tanaka. Gree focalizza la propria attività primariamente sui videgames per smartphone e piattaforme mobili e oltre il 90% degli utenti iscritti accede alla piattaforma attraverso la versione mobile del sito o con le applicazioni iOS e Android. Il modello economico della società nipponica si regge sugli acquisti in-app (espansioni, vite extra, ecc.) e beni virtuali per gli avatar (abiti, scarpe e altri accessori) degli utenti. A questo si aggiunge una buona componente di introiti pubblicitari, che garantiscono alla società di Tanaka un buon guadagno.

 

 

Inizialmente la piattaforma era accessibile esclusivamente con computer fissi, ma con la sempre maggiore diffusione degli smartphone, Gree iniziò ad offrire i suoi servizi social anche su smartphone e feature phone. Nel 2010 arriva il lancio delle app per iOS e Android per rispondere alla crescente domanda da parte degli utenti.

Oggi Gree fornisce videogames di ogni tipo, da Knights & Dragons a Zombie Jombie passando per Modern War e Call to Arms. Al loro fianco funzionalità social e comunicative avanzate, che permettono agli utenti di restare in contatto mentre giocano o mentre sono connessi alla piattaforma social.

La storia di Gree

Tanaka ebbe l'idea di creare una piattaforma di social gaming nel 2003, pochi mesi dopo essersi trasferito negli Stati Uniti. Più precisamente nella Silicon Valley, la sua “terra promessa”. Tanaka voleva creare una piattaforma che permettesse alle persone di conoscersi e creare un nuovo tipo di comunità. Gree vide la luce nel 2004 e già l'anno successivo era dotato di una versione mobile del sito per tutti gli utenti dotati di feature phone.

 

Prima versione mobile di Gree

 

Nel 2007, come detto, c'è il lancio di Tsuri-Sta, primo social game ideato appositamente per piattaforma mobile. Gree continua a crescere a ritmi sostenuti e nel 2010 arriva la decisione che cambierà definitivamente il volto alla piattaforma di gioco nipponica: Tanaka decinde di aprire la piattaforma operativa della sua creatura a sviluppatori terzi, così da accrescere il numero di videogames e servizi offerti agli iscritti.

Nel 2011 Gree varca i confini nipponici, aprendo nuove sedi negli Stati Uniti e in altri Paesi del sud-est asiatico. Nel 2012 il lancio di Zombie Jombie sancisce il suo sbarco sul mercato globale del social gaming.

L'origine del nome

Il nome, per quanto possa apparire strano, deriva dalla teoria dei “Sei gradi di separazione” (dall'inglese Six degrees of separation), base teorica per la costituzione e il funzionamento di moltissimi social network. Facebook in testa. La teoria postula che qualunque persona può essere collegata a qualunque altra persona attraverso una catena di conoscenze con non più di 5 intermediari (i sei gradi di separazione). La scelta del nome da parte di Tanak è tutt'altro che casuale: con la sua creatura, l'imprenditore nipponico sperava di creare nuove forme di intrattenimento e divertimento, permettendo alle persone di entrare in contatto l'una con l'altra.

 

19 aprile 2014

A cura di Cultur-e
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