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Cos'è la Tradigital Art

Nata a inizio anni '90, combina le tecniche pittoriche e artistiche “classiche” con i mezzi della tecnologia e dell'informatica

Tradigital Art

La storia dell'arte si sta arricchendo di un nuovo capitolo. Dopo il Rinascimento, l'Impressionismo, il Cubismo e il Futurismo arriva la Tradigital Art, forma d'arte che lega le tecniche di pittura e disegno tipiche dell'arte figurativa classica con le più moderne tecniche di disegno digitale.

La storia della Tradigital Art

Questa forma d'arte venne inventata nella prima metà degli anni '90 dalla graphic designer Judith Moncrieff, insegnante presso la Pacific Northwest School of Art. L'idea di combinare vecchie forme artistiche con i nuovi mezzi digitali le venne in occasione di un concorso organizzato tra i suoi studenti: dovevano creare qualcosa di nuovo partendo da foto prese dalle riviste o fermoimmagini presi da videocassette e personalizzarli utilizzando acquarelli, colori a pastello, tempere e altri strumenti dell'arte figurativa classica.

 

 

L'iniziativa fu un tale successo che la Moncrieff decise di “istituzionalizzare” questo esperimento chiamandolo Tradigital Art, crasi tra le parole tradition (tradizione in inglese) e digital (digitale). Qualche anno dopo, lo sviluppo di questa forma artistica subì un'improvvisa accelerazione dovuta all'incontro tra Judith Moncrieff e altre quattro artiste e graphic designer statunitensi. Nel corso del workshopBeyond the digital print” (al di là della stampa digitale in italiano) l'insegnate della Pacific Northwest incontrò Helen Golden, Bonny Lhotka, Dorothy Krause e Karin Schminke e con loro fondò il collettivo artistico “Unique Editions”.

 

Tradigital art

 

I diversi profili artistici e personali delle cinque artiste permisero alle cinque di ideare un modo tutto nuovo di utilizzare il computer, la digital graphic e gli altri strumenti informatici per trasformarli in strumenti artistici. Pur condividendo una parziale realizzazione con mezzi informatici, i lavori artistici delle cinque componenti dell'Unique Editions spaziavano dai dipinti ai collage, da foto Polaroid a stampe realizzate su vari tipi di superficie (tela, legno, ecc.). La Moncrieff utilizzò il termine Tradigital Media per descrivere questa tipologia di lavori.

 

Tradigital Art

 

Sempre ad inizio anni '90, l'artista Lisa Wray sviluppò indipendentemente una nuova forma d'arte che combinava fotocopie a colori, foto a colori e negativi. Inizialmente la Wray chiamò questo suo progetto “Renaissance of Metaphysical Imaginery” (rinascimento dell'immaginazione metafisica in italiano), ma dopo esser venuta a conoscenza del progetto di Unique Editions e del concetto di Tradigital Art, iniziò a utilizzare questo termine per descrivere le sue opere.

Gli sviluppi in altri campi

Le metodologie e gli strumenti della Tradigital Art trovarono ampia applicazione anche al di fuori dell'arte figurativa. Nel 2002, ad esempio, il termine Tradigital divenne di dominio pubblico quando venne applicato all'animazione digitale tridimensionale. Cartoni animati come Toy Story, Shrek e L'Era Glaciale sono considerati veri e propri capolavori della Tradigital animation, ovvero la combinazione delle tecniche dell'animazione digitale con le tecniche dell'animazione tradizionale.

 

2 novembre 2013

A cura di Cultur-e
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