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Come prolungare la vita della batteria del tuo smartphone

È sempre più difficile arrivare a fine giornata con la batteria carica. Questi trucchetti possono aiutare a prolugarne la vita

Come prolungare la vita della batteria del tuo Smartphone

In attesa che la scienza faccia miracoli, la durata della batteria continuerà a essere uno dei problemi più gravi ad affliggere smartphone e tablet. Ad oggi le possibili soluzioni sono due: girare con una batteria portatile per smartphone e ricaricare il dispositivo ogni volta che ce n'è bisogno; ingegnarsi e scoprire nuovi metodi per risparmiare energia e arrivare a fine giornata con ancora un po' di carica nella batteria.

 

Batteria a rischio

 

Un compito piuttosto difficile, data la difficoltà incontrata nell'aumentare la capienza delle batterie per smartphone e la contemporanea “corsa agli armamenti” che si registra sul versante delle componenti hardware (SoC più potenti, RAM più capiente, GPU più veloce, display più grandi, dettagliati e luminosi e così via). Una “battaglia” che va comunque combattuta, dal momento che non esistono altre alternative (se non quella di andare sempre in giro con il caricabatterie e collegarsi alla prima presa di corrente che si trova).

Attento alle app

Il primo passo da compiere quando si vuole risparmiare la batteria dello smartphone è nei confronti delle applicazioni. Sono le tanto amate app, infatti, le prime responsabili del consumo di energia elettrica del dispositivo portatile: riuscendo a ottimizzare il loro funzionamento (e i loro consumi) si riuscirà a ottenere un notevole risparmio energetico. Nell'opera certosina di centellinare le energie, però, bisogna porre molta attenzione: alcune applicazioni apparentemente “innocue” consumano molta più batteria rispetto ad altre e vanno arginate il prima possibile. Tra queste troviamo le app dei social network (Facebook e Instagram in testa), i videogames e le app meteorologiche.

Una valutazione più esatta potrà essere fatta valutando direttamente l'impatto che ogni singola app ha sul consumo energetico del proprio dispositivo. Nessun timore, non c'è alcun bisogno di munirsi di foglio bianco e matita e annotare le app utilizzate ogniqualvolta si sblocca il cellulare. Sarà sufficiente accedere al gestore della batteria (funzione già presente in Android e in arrivo sull'iPhone con iOS 8) e verificare quali funzionalità o applicazioni sono nelle primissime posizioni. Nel caso in cui si ritenga che l'applicazione non sia indispensabile, si può anche decidere di stopparla forzatamente.

Splendido splendente

Altro fattore determinante per il consumo della batteria dello smartphone è il display. Dalle dimensioni sempre più generose e con un numero di pixel in costante ascesa, i pannelli degli smartphone richiedono un quantitativo di energia sempre maggiore per poter funzionare. La riduzione della luminosità è l'unica carta da giocare per riuscire a contenere i consumi del pannello: impostandola manualmente a livelli minimi e aumentandolo solo ed esclusivamente quando ce ne sarà bisogno si riuscirà a risparmiare la batteria dello smartphone. Da evitare assolutamente, inoltre, la luminosità automatica. Anziché garantire dei risparmi in termini energetici, questa funzionalità finisce con l'aumentare i consumi: affinché possa funzionare, ha bisogno che alcuni sensori siano sempre attivi e il più delle volte lascia lo schermo a un livello di luminosità più elevato rispetto a quanto effettivamente serva.

 

Il display dello LG G3

 

Se, poi, lo smartphone è dotato di display Super AMOLED (come gli ultimi modelli di Samsung Galaxy ma non solo) bisogna porre un'attenzione ancora maggiore. Pannelli di questo genere, infatti, alimentano esclusivamente i pixel colorati, lasciando letteralmente al buio i pixel neri: scegliendo sfondi e temi più scuri, quindi, sarà possibile risparmiare una quantità maggiore di batteria.

Nessun servizio

Nel caso in cui si finisca in una zona dove la ricezione del segnale GMS è difficoltosa o del tutto impossibile, sarà conveniente attivare la “Modalità aereo” e risparmiare carica preziosa. In casi come quelli descritti, infatti, il dispositivo sarà continuamente alla ricerca di una torre cellulare nelle vicinanze che possa garantirgli segnale a sufficienza per inviare ricevere chiamate o SMS e navigare nel web. Ciò provoca un consumo energetico superiore alla norma, scaricando in fretta la carica residua della batteria. Nel caso in cui non si sia sicuri dell'ampiezza della “zona d'ombra”, sarò conveniente mantenere attivata la “Modalità aereo” sino a quando non si sarà certi di essere in una zona coperta dal segnale.

Giocando e scherzando

Come detto, il display è tra i maggiori responsabili del consumo energetico dello smartphone. La situazione può addirittura peggiorare se si decide di giocare con il proprio smartphone o guardare un video in streaming o salvato sulla memoria del dispositivo.

 

I giochi possono avere una pessima influenza sulla vita della batteria

 

Giocare con un videogames particolarmente esigente dal punto di vista delle prestazioni o vedere un film in alta definizione ridurrà la vita della batteria dello smartphone in un baleno: nel caso in cui il dispositivo non sia collegato al caricabatterie o non si abbia una batteria esterna, meglio evitare di correre rischi inutili.

GPS e servizi di localizzazione

Il GPS e gli altri servizi di localizzazione presenti all'interno dello smartphone possono avere un effetto mortifero sulla batteria. L'utilizzo delle funzionalità di geotagging (come, ad esempio, registrare la posizione dove si sta scattando la foto, effettuare il check-in nel locale in cui si sta sorseggiando una bibita e così via) richiederà un consumo abnorme di energia (non solo sarà attivato il GPS, ma anche la connessione dati, il Wi-Fi e, in alcuni casi, anche il Bluetooth). Per questo motivo è conveniente disattivare le funzionalità di localizzazione e attivarle esclusivamente quando ce ne sarà vero bisogno.

Navigazione in background

Molte delle applicazioni installate sugli smartphone sono in funzione quando meno lo si immagina. E, mentre sono attive in background, continueranno a svolgere normalmente le loro “mansioni”, accedendo quando necessario alla connessione dati e scaricando informazioni e aggiornamenti vari (basti pensare, ad esempio, alle notifiche Facebook o Twitter, la ricezione di nuovi messaggi su WhatsApp o nuove mail nella casella di posta elettronica). A risentirne maggiormente sarà la batteria, “costretta” a fornire un surplus energetico ogni volta che un'applicazione in background accederà alla Rete per i controlli di “routine”. Per evitare che ciò accada troppo spesso, si potranno modificare le impostazioni di accesso alla Rete per le applicazioni che funzionano in background.

Per limitare l'utilizzo dei dati in background con iOS accedere a Impostazioni, Generale e Aggiornamento app in background. Una volta dentro, scegliere se disattivare tutti gli aggiornamenti o le applicazioni alle quali garantire l'accesso alla Rete anche in background.

Nei cellulari con Android stock sarà sufficiente accedere alle Impostazioni, Utilizzo dati, premere sull'icona con i tre puntini in verticale (per accedere al menu di gestione) e selezionare la voce Limita i dati in background. A differenza dell'iPhone, questa opzione chiuderà i “rubinetti” per tutte le applicazioni, non permettendo di effettuare alcuna selezione.

Connettività 0

Il fatto che gli smartphone di oggi siano dotati di LTE, Bluetooth 3.0, GPS, Wi-Fi, NFC e altri sensori è una grande cose: utilizzandoli a dovere è possibile espandere le potenzialità del proprio dispositivo in modo incredibile, rendendolo capace di tutto o quasi. Ciò, però, comporta un utilizzo “sovra-soglia” della batteria, con gravi ripercussioni sulla sua durata. È consigliabile, quindi, attivare queste funzionalità solo quando ci sia effettivo bisogno (quando si dovranno scambiare dei dati con altri smartphone, quando si è alla ricerca della strada di casa, quando si avrà bisogno di navigare alla massima velocità) e prolungare, così, la vita della batteria dello smartphone.

Aggiorna le app

Potrà sembrare che non ci sia relazione alcuna tra gli aggiornamenti delle applicazioni e il consumo di energia da parte dello smartphone ed invece è vero l'esatto contrario. Può capitare, ad esempio, che a causa di un bug un'app consumi inaspettatamente troppa energia, oppure che un aggiornamento consenta di consumarne di meno rispetto al normale. Per questo motivo è conveniente aggiornare le app installate sul proprio dispositivo ogni volta ce ne sia l'occasione.

A cura di Cultur-e
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