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Carta del docente, come funziona il bonus

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La Carte del Docente è un contributo destinato agli insegnanti per permettergli di aggiornarsi e migliorare: ecco chi può accedervi e come spendere il bonus

Carta del docente, insegnanti Shutterstock

Libri, riviste, biglietti per musei, teatri e cinema. Questo ed altro è ciò che potranno acquistare i docenti di ruolo grazie alla Carte del Docente. Si tratta di un’iniziativa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca attuata con legge 107 del 13 luglio 2015, che mira a incentivare e a facilitare l’aggiornamento dei docenti senza incidere sul loro bilancio familiare e per permettergli di assolvere al loro compito nel migliore dei modi.

Attraverso un’apposita applicazione web, i docenti possono usufruire di un contributo pari a 500 euro spendibile soltanto per alcune categorie di beni e servizi. Una risorsa importante per migliorare, anno dopo anno, la preparazione degli insegnanti.

Carta del Docente: che cos’è e chi può ottenerla

Lezioni a distanza in DAD

Shutterstock

La Carta del Docente, ossia la carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente, è un contributo economico destinato esclusivamente ai docenti di ruolo, pari a 500 euro per anno scolastico. L’obiettivo è quello di incentivare l’aggiornamento professionale, pertanto è spendibile solo per i beni e per i servizi stabiliti.

Introdotta nell’anno scolastico 2015/2025, l’agevolazione è stata rinnovata anche per quest’anno. Gli insegnanti potranno fare richiesta per l’anno 2022/2023. Il contributo per l’anno scolastico 2021/2022 è spendibile fino al 31 agosto 2023.

Potranno fare richiesta della carta tutti i docenti a tempo indeterminato delle Istituzioni scolastiche statali. Sono compresi tutti coloro a tempo pieno, a tempo parziale, gli insegnanti che stanno effettuando un periodo di prova o di formazione, quelli dichiarati non idonei per motivi di salute, quelli in posizione di comando, di distacco, fuori ruolo, quelli nelle scuole all’estero e delle scuole militari.

La carta non può essere utilizzata dai docenti che vengono sospesi dal servizio per motivi disciplinari o che abbiano, per qualsiasi motivo, cessato la loro attività. Non possono richiederla tutti gli insegnanti precari, i supplenti e coloro che svolgono l’attività con un contratto a tempo determinato.

Carta del docente: come richiederla

Docenti in classe

Shutterstock

Per poter richiedere e gestire la Carta del Docente, occorre registrarsi al sito www.cartadeldocente.istruzione.it e utilizzare la web app ufficiale dell’iniziativa. Il portale serve per acquistare, monitorare le proprie spese, emettere e controllare i buoni. Gli esercenti possono iscriversi per offrire la vendita di beni e servizi.

La carta non può essere trasformata in denaro, ma può essere utilizzata esclusivamente per l’acquisto di alcune categorie di prodotti e servizi.

Per accedere al sito è necessario essere in possesso delle credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), che permette di usufruire di tutti i servizi online della Pubblica Istruzione in maniera sicura e veloce, attraverso dispositivi mobili e personal computer connessi ad Internet. La registrazione è consentita all’inizio di ogni nuovo anno scolastico.

Se non si possiedono le credenziali SPID, ci si deve rivolgere agli Identity Provider disponibili, effettuare la procedura per richiederle ed ottenerle. Solo in seguito, si potrà accedere al sito della Carte del Docente e ottenere il contributo.

La web applicazione non può essere scaricata sui dispositivi mobili, tablet e smartphone, dall’ App store o dal Play Store. Per ottenere tutte le informazioni sul beneficio e sulla sua gestione deve avvenire sul sito ufficiale. 

Carta del docente: come spendere il contributo e cosa comprare

Musei, ingressi con la carta del docente

Shutterstock

Il contributo della Carta del Docente non è utilizzabile per l’acquisto di tutti i beni, ma si può scegliere solo tra quelli appartenenti a determinate categorie utili per l’aggiornamento professionale degli insegnanti. I buoni possono essere spesi entro il 31 agosto di ciascun anno. Se l’intero importo non verrà consumato, quello residuo andrà ad incrementare quello dell’anno scolastico successivo.

Tra i beni acquistabili vi sono i libri, sia in formato cartaceo che in formato elettronico. Sono comprese le pubblicazioni e le riviste utili all’aggiornamento professionale. Si possono comprare sia software che hardware.

Con la Carta del Docente si può pagare l’iscrizione a corsi e attività di aggiornamento professionale e per la qualificazione delle competenze che siano accreditati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. 

Ci si può iscrivere a corsi di laurea triennale, magistrale, specialistica o a ciclo unico, corsi post lauream o master universitari purché siano in linea con il profilo professionale dell’insegnante e vadano a migliorarne la preparazione.

L’ammontare totale del contributo si può visualizzare nel proprio portafoglio virtuale, presente sul sito nell’area personale.

Il beneficio può essere utilizzato per acquistare biglietti per rappresentazioni teatrali, per spettacoli cinematografici e per l’ingresso ad eventi culturali di vario genere, musei e mostre del vivo. Sono compresi gli spettacoli dal vivo, come i concerti musicali. Sono consentiti anche i carnet o gli abbonamenti.

Con il denaro elargito dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il docente può fare molteplici acquisti finché non raggiunge la soglia dei 500 euro annuali o della somma a disposizione e purché i beni e servizi scelti rientrino nelle categorie indicate. 

I buoni per l’acquisto, da spendere presso gli esercenti o enti di formazione fisici e online aderenti all’iniziativa (come Amazon), si possono generare all’interno dell’area riservata del sito. Sarà necessario selezionare il tipo di esercente, la tipologia di prodotto scelto e l’importo totale.

Una volta generato, il buono può essere utilizzato e il rivenditore può convalidarlo. Se è stato emesso per errore, può essere annullato in qualsiasi momento. Questa attività richiede un’attesa di qualche giorno se il buono era destinato all’ambito dei Musei.

Per saperne di più: Cos'è lo SPID: la guida completa

A cura di Cultur-e
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