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La madre di Internet che pochi conoscono

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Radia Perlman è l’inventrice dello Spanning Tree Protocol, che ha contribuito alla stabilità delle reti LAN e, conseguentemente, ha reso possibile Internet

internet Shutterstock

In Breve (TL;DR)

  • Radia Perlman è considerata una delle figure chiave nella storia di Internet grazie all’invenzione dello **Spanning Tree Protocol (STP)**, che ha stabilizzato le reti LAN e reso possibile la connettività globale.
  • Si è formata al **MIT**, dove ha lavorato su progetti pionieristici come TORTIS, un linguaggio per insegnare la programmazione ai bambini, e ha poi dedicato la sua carriera allo sviluppo di protocolli di rete e algoritmi di routing.
  • Pur consapevole dei **limiti dello STP**, come la lentezza nel reagire a cambiamenti di rete, Perlman ha visto la sua invenzione evolversi nel tempo grazie a nuove estensioni e tecnologie come la banda larga.

Il nome di Radia Perlman con ogni probabilità non è noto al grande pubblico come quello di Tim Berners-Lee, il celeberrimo inventore del World Wide Web. Eppure una sua invenzione caratterizza uno dei pilastri fondanti di Internet.

Perlman ha infatti sviluppato lo Spanning Tree: un algoritmo e un protocollo che avrebbero permesso di stabilizzare le reti LAN, contribuendo in maniera decisiva allo sviluppo dell’architettura su cui si poggia la rete odierna.

Per questo motivo Radia Perlman viene considerata una delle programmatrici più importanti della storia dell’informatica e, più in generale, una delle scienziate più influenti del secondo Novecento.

Cosa ha studiato Radia Perlman

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Radia Perlman è nata il 18 dicembre del 1951 a Portsmouth, da una coppia di ingegneri che lavoravano direttamente per il governo statunitense: il padre come sviluppatore di radar, la madre come programmatrice.

Studentessa modello sin dalle scuole primarie, Perlman unisce l’interesse per le materie scientifiche e quelle umanistiche alla passione per la musica: più precisamente per lo studio del pianoforte e del corno francese.

L’amore per la programmazione sarebbe arrivato soltanto negli anni del liceo, che sarebbero stati anche quelli delle prime difficoltà, considerato che fu l’unica donna della sua classe a diplomarsi presso la Ocean Township School.

La scelta del Massachusetts Institute of Technology premia la sua predisposizione alle scienze e le permette di specializzarsi come programmatrice. Non a caso il suo primo lavoro fu quello di debugger di un software di sistema interno.

È proprio durante questa esperienza che inizia a emergere il talento di Perlman, che viene scelta per sviluppare TORTIS: una versione semplificata del linguaggio di robotica del MIT, pensata per avvicinare i bambini alla programmazione.

Radia Perlman si è formata come programmatrice al MIT, dove avrebbe conseguito sia la Laurea Magistrale che un Dottorato di Ricerca in informatica.

I risultati di questo esperimento furono semplicemente straordinari, se si considera che venne coinvolto addirittura un bambino di appena tre anni e mezzo. E fecero di Perlman una vera e propria pioniera dell’insegnamento dei linguaggi di programmazione ai più piccoli.

Nonostante il successo di TORTIS, Radia Perlman decise di lasciare il progetto di lì a breve, perché preoccupata di legare la sua carriera a iniziative “minori”. Per capire le ragioni dietro questa scelta bisogna ricordare che negli anni ’70 era tutt’altro che scontato che una donna si affermasse nelle discipline STEM.

E il talento di Perlman era talmente riconosciuto dalle stesse autorità del MIT che, di lì a breve, venne nuovamente contattata per lavorare a un nuovo progetto di interfaccia utente tangibile.

Contestualmente lavorava alla sua tesi, dedicata alla progettazione di protocolli di rete. Il successivo Dottorato di Ricerca in informatica, conseguito sempre presso il MIT, sarebbe invece stato dedicato al routing in ambienti con guasti di rete.

Per che cosa è famosa Radia Perlman

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Il forte focus universitario sugli studi di rete di Radia Perlman le permette di trovare velocemente lavoro presso la Bolt, Beranek e Newman, una società di ricerca e sviluppo statunitense che ha lavorato con le più importanti autorità internazionali: dal governo americano alle Nazioni Unite, ricevendo addirittura la National Medal of Technology and Innovation dal Presidente Barack Obama nel 2013.

Eppure il più celebre successo professionale di Perlman nasce da una collaborazione successiva, con una società (all’epoca) molto meno famosa e blasonata: la Digital Equipment Corp, in cui Radia entra a partire dal 1980.

Qui Radia Perlman inventa lo Spanning Tree: un algoritmo e un protocollo che l’avrebbero consegnata alla Storia della rete e che avrebbero dato un contributo decisivo alla nascita di Internet così come lo intendiamo oggi.

Lo Spanning Tree Protocol e il relativo algoritmo hanno reso Radia Perlman una delle programmatrici più importanti della storia di Internet.

La commissione alla base dello Spanning Tree richiedeva di sviluppare una soluzione per impedire che i bridge di rete cadessero nei cosiddetti loop: percorsi diversi che conducono alla stessa direzione, provocando danni più o meno gravi.

Per colpa dei loop, il singolo bridge rischiava di inviare lo stesso frame Ethernet in più direzioni, sovraccaricando la rete e rischiando di portarla addirittura al collasso. La soluzione di Perlman sfruttò i cosiddetti indirizzi MAC: codici identificatori univoci a 48 bit che identificano i diversi bridge di rete.

Il protocollo Spanning Tree permetteva ai bridge delle LAN di comunicare tra loro, mentre l’algoritmo implementato permetteva loro di disegnare una specie di root: una soluzione che mappava la rete, identificava i percorsi più brevi e, soprattutto, disattivava quelli ridondanti.

Oggi lo Spanning Tree Protocol, anche noto come STP, viene considerato uno step fondamentale per lo sviluppo della connettività globale, proprio perché è riuscito a garantire la robustezza e l’affidabilità delle reti locali, che sarebbero poi state collegate a Internet.

Quali sono i limiti dello Spanning Tree Protocol?

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Nonostante fosse consapevole dell’importanza della sua “invenzione”, Radia Perlman non ha mai nascosto alcune preoccupazioni in merito ai limiti dello Spanning Tree: uno su tutti il tempo impiegato per reagire a fronte di modifiche nella topologia della rete.

Il tempo di convergenza dello STP, necessario per reagire a guasti o per adeguarsi a ripristini, andava infatti da un minimo di 30 a un massimo di 50-60 secondi: un intervallo durante il quale un loop avrebbe potuto comunque causare l’interruzione della rete.

Un altro limite dello Spanning Tree è che algoritmo e protocollo a loro volta contribuivano a generare traffico nella rete. Infine lo STP non era in grado di sfruttare i collegamenti in stand-by.

Questi problemi sarebbero tutti stati superati grazie a estensioni ad hoc del protocollo, ma anche grazie allo sviluppo tecnologico generale: si pensi in tal senso alla questione della saturazione della rete, che sarebbe stata superata con l’avvento della banda larga.

Domande frequenti (FAQ)

  • Cosa ha studiato Radia Perlman?
    Radia Perlman si è formata come programmatrice al MIT, dove avrebbe conseguito sia la Laurea Magistrale che un Dottorato di Ricerca in informatica.
  • Per che cosa è famosa Radia Perlman?
    Radia Perlman è famosa per aver inventato lo Spanning Tree: un algoritmo e un protocollo che ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo dell'architettura di Internet.
  • Quali sono i limiti dello Spanning Tree Protocol?
    I limiti dello Spanning Tree Protocol includono il tempo di convergenza per reagire a modifiche nella topologia della rete, la generazione di traffico aggiuntivo e l'incapacità di sfruttare collegamenti in stand-by.
A cura di Cultur-e
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