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Come la realtà aumentata cambierà il mondo della bellezza

Specchi che consigliano quali prodotti utilizzare per togliere punti neri e occhiaie e applicazioni per lo smartphone che segnalano le imperfezioni della pelle: ecco come sarà il mondo della bellezza 2.0

bellezza e realtà aumentata

La realtà aumentata è una delle grandi tecnologie del nostro tempo. Sono sempre di più le persone che apprezzano le funzionalità e i servizi sviluppati attraverso la realtà aumentata. Un esempio sono le decine di applicazioni disponibili per gli iPhone e gli iPad che supportano iOS 11. Grazie alla realtà aumentata è possibile calcolare la distanza tra due oggetti o seguire le indicazioni esatte per arrivare a una destinazione. Ma la realtà aumentata nei prossimi anni verrà applicata anche in un altro settore: quello della bellezza. In realtà alcune startup hanno già iniziato a sperimentare realizzando dei dispositivi che sfruttano l'AR e permettono agli utenti di specchiarsi e di avere alcune informazioni aggiuntive sullo stato della propria pelle. Ma finora hanno avuto poco successo. Ma il futuro sarà diverso. O perlomeno così sperano le aziende che stanno portando avanti le ricerche ed esperimenti sul tema.

La cura della pelle è uno dei problemi principali che le donne (ma nell'ultimo periodo anche gli uomini) devono affrontare. Come curare le imperfezioni della pelle? E per le rughe cosa è possibile fare? Finora ci si è affidati ai consigli dei dermatologi, ma in futuro sarà possibile chiedere aiuto direttamente a uno specchio smart o all'applicazione presente sullo smartphone. E in tutti e due i casi la realtà aumenta sarà il motore che muoverà tutto. Anche il make-up sarà rivoluzionato da questa ventata tecnologica che sta investendo il mondo della bellezza. Addio ore e ore davanti allo specchio a trovare la giusta combinazioni di colori, ora ci penserà l'applicazione a consigliare il trucco.

HiMirror, lo specchio pe la cura della pelle

 

 

Abbiamo parlato dei dispositivi tecnologici che analizzano la nostra pelle. Uno di questi è HiMirror, uno specchio dotato di telecamera e schermo che fornisce dei consigli alla persona per curare la pelle e su quali creme utilizzare. HiMirror offre la possibilità anche di vedere video tutorial su YouTube sul make-up. Purtroppo, lo schermo dello specchio non è touchscreen, ma è capace di seguire le gesture della mano. HiMirror, inoltre, fornisce anche un resoconto su tutte le imperfezioni della pelle che riscontra sul viso di una persona: i punti neri, i brufoli, le occhiaie e i brufoli.

HiMirror non è l'unico specchio smart disponibile per la cura della propria pelle. Anche Samsung si è interessata al tema e al CES 2017 ha lanciato Lumini, un dispositivo con funzionalità molto simili a quelle di HiMirror.

Le applicazioni per il makeup

 

 

L'altro grande settore della bellezza dove la realtà aumentata potrà dire la sua è quello del make-up. Il trucco è una passione per milioni di donne, ma riuscire a scegliere la giusta tonalità del colore da dare ai propri occhi non è semplice. Le applicazioni disponibili sul Google Play Store e sull'App Store (YouCam Makeup, ad esempio) permettono di provare in tempo reale sulla propria pelle i vari tipi di make-up. Il funzionamento è molto simile a quello dei filtri di Instagram: l'app effettua una scansione del proprio viso e della pelle e in tempo reale mostra come potrebbe diventare il volto utilizzando un certo tipo di trucco. Per riuscire ad applicare questa sorta di filtri sul volto le software house utilizzano proprio la realtà aumentata. YouCam Makeup offre addirittura un diario quotidiano dove annotare tutti gli inestetismi della pelle.

Un mercato che stenta a crescere

Tutte queste funzionalità offerte dalla realtà aumentata finora non sono state molte apprezzati dagli utenti. Gli ultimi dati di vendita segnalano un calo negli acquisti da parte delle persone degli specchi smart e dei dispositivi tecnologici per la bellezza. Una delle cause di questo mancato amore da parte degli utenti per il binomio realtà aumentata – bellezza potrebbe essere l'impossibilità di condividere online la propria esperienza. Se Facebook e Instagram hanno fatto della condivisione il loro successo, con HiMirror non è possibile pubblicare istantaneamente il risultato del proprio make-up. Vivendo in un'epoca dove l'apparenza e il mettersi in mostra vincono su tutto, condividere sui propri profili social il risultato finale del make-up è fondamentale. Le startup che stanno sviluppando specchi smart dovranno puntare su questo fattore per riuscire ad avere successo.

 

10 febbraio 2018

A cura di Cultur-e
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