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DVD: ecco perché sceglierli per l’archiviazione dati

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I DVD hanno capacità di archiviazione inferiori e costi superiori rispetto ad altri dispositivi esterni. Ma esiste almeno un motivo per affidare loro dati preziosi

Archiviazione dati su DVD Shutterstock

Negli anni ’90 e ’00 i DVD sono stati una piccola grande rivoluzione. Offrivano capacità di memorizzazione sensibilmente superiori rispetto a quelle dei CD e univano una maggiore velocità di trasferimento dati

Oggi la stragrande maggioranza degli utenti considera il DVD un dispositivo della vecchiascuola, se non addirittura superato. Le ragioni sono molteplici: a partire dalla distribuzione di dispositivi di archiviazione esterna ancora più performanti, come le pennette e gli hard disk di ultima generazione. 

Fino ad arrivare alla possibilità di archiviare dati preziosi all’interno di server cloud: una soluzione che sembra superare le problematiche legate al deterioramento delle parti fisiche dei dispositivi. E che tra l’altro non richiede il trasporto di alcuna componente.

Eppure esistono delle circostanze in cui l’archiviazione di dati su DVD è ancora molto utile. In certe occasioni addirittura più utile rispetto a quella su hard disk. Tutto sta nel capire quali siano le proprie esigenze. 

I limiti dell’archiviazione su DVD

Si comincerà col sottolineare che i DVD presentano diversi svantaggi rispetto alle tecnologie di archiviazione più recenti. Si pensi ad esempio al limite di memoria di 4,7 GB, che ormai viene superato da molteplici pennette USB sul mercato. 

Per non parlare poi della velocità di trasferimento, che non è neanche lontanamente paragonabile a quella degli hard disk. Basti pensare che i DVD promettevano una velocità di scrittura massima di 33,36 MBps (velocità x24). E che il clock medio è di 21,12 MBps, corrispondenti alla velocità x16. 

Infine i DVD hanno un costo sproporzionato rispetto a quello di altri dispositivi di archiviazione esterna. Per fare un esempio concreto è possibile pensare a una confezione da 50 DVD-R: il suo prezzo oscilla tra i 20 e i 40 euro, per un totale di circa 235 GB di spazio di archiviazione

A ciò va aggiunto il fatto che esistono diverse categorie di DVD mediamente piùcostose: ad esempio i DVD-RW riscrivibili, ma anche i DVD che garantiscono uno spazio di archiviazione da 8,5 GB

Da questo punto di vista scegliere un'altra tipologia di dispositivo di archiviazione è decisamente conveniente. Basti pensare che una chiavetta USB da 256 GB di memoria può essere acquistata per circa 20 euro. E che un hard disk esterno da 1 TB di memoria può essere acquistato per circa 50 euro

Quando conviene archiviare su DVD

I dati emersi nei capoversi precedenti potrebbero scoraggiare un utente dall’acquistare DVD. Ma esiste un campo in cui questo dispositivo non conosce rivali: quello della longevità. I DVD sono pensati per garantire un funzionamento di almeno 20 anni. Una durata neanche lontanamente paragonabile a quella di una chiavetta USB o di un hard disk esterno

E la durata aumenta ulteriormente nel caso in cui si comprino i cosiddetti DVD di qualità d’archivio. Dispositivi realizzati con materiali di alta qualità, per contrastare il principale motivo di “rottura” del DVD generico: il deterioramento della composizione chimica del colorante, dello strato riflettente e del legame adesivo. 

A cura di Cultur-e
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