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Viaggi nello spazio, realtà nel 2014

Virgin Galactic dovrebbe essere in grado di effettuare il primo viaggio prima della fine dell'anno. Ma non tutti concordano

SpaceShip 2 di Virgin Galactic

Il terzo volo di prova è andato a buon fine e, prima del termine dell'anno, potrebbe prendere il via anche il servizio commerciale. Le previsioni di Virgin Galactic, insomma, sono più che positive: in meno di 10 mesi la società di Richard Branson dovrebbe essere in grado di organizzare il primo viaggio turistico nello spazio. Un traguardo che, se fosse raggiunto, sarebbe importante non solo per il magnate britannico: mutuando le parole di Neil Armstrong, potremmo anche spingerci a dire che si tratterebbe di un grande passo per l'umanità. “Crediamo – afferma George Whitesides, CEO di Virgin Galactic – che ci stiamo avvicinando ad un punto di svolta nel modo in cui l'uomo si relaziona con lo spazio. Stiamo per giungere al momento in cui l'ambiente spaziale sarà più accessibile a nuove persone, per nuovi scopi e per una nuova scienza”. Non tutti, però, condividono l'estremo ottimismo di Branson e dei suoi uomini.

Adagio

Mentre 600 astro-turisti hanno già il biglietto tra le mani e attendono la partenza del primo razzo, gli esperti del settore predicano calma. A capo di questa schiera troviamo Henri Vanderbilt, fondatore di Space Access Society (SAS), società specializzata nello sviluppo di tecnologie per rendere più economici i viaggi nello spazio. “L'ottimismo è la benzina stessa del nostro settore. Questo però non deve portare a conclusioni affrettate: l'imprevisto è sempre dietro l'angolo e non si sa mai cosa potrà accadere”.

 

Un'immagine del primo volo della spaceShip 2 di Virgin Galactic

 

Al di là della retorica un po' di facciata, mister Vanderbilt nutre non poche speranze per il settore. “Chi, come noi, lavora da 25 anni affinché i viaggi turistici nello spazio diventino realtà, non può che essere soddisfatto degli ultimi sviluppi. Ci sono sempre più persone pronte ad investire capitali anche molto sostanziosi. Ben inteso, si tratta di cauto ottimismo: il nostro è un settore ad alto rischio e qualcosa potrebbe non andare per il verso giusto”.

Piccoli passi

La strategia da seguire – e che effettivamente è stata messa in atto – è quella dei piccoli passi. “Come in ogni settore commerciale in fase di crescita – sostiene Christine Anderson del New Mexico Space Authority – si procede per piccoli passi. Difficilmente si assiste a grandi stravolgimenti figli di scoperte eccezionali e inattese: ci si concentra, piuttosto, su ciò che si ha già a disposizione e si tenta di migliorarlo”.

 

 

Un'opinione piuttosto importante, quella della Anderson: l'autorità spaziale del New Mexico sarà chiamata, nel giro di qualche mese, a gestire il flusso dei viaggiatori e delle navicelle spaziali di Virgin Galactic e SpaceX, la società di Elon Musk pronta a lanciare un analogo servizio di viaggi nello spazio.

La prima regola

Ad oggi, quindi, sono solamente due le società in grado di portare turisti nello spazio: Virgin Galactic con il suo SpaceShip 2 e SpaceX con i razzi riutilizzabili Falcon 9 Reusable (F9R). “In questo settore – afferma ancora Vanderbilt – vige una regola: ci sarà bisogno di più tempo e di più soldi rispetto a quanto programmato”. Nei prossimi mesi, però, potrebbero aggiungersi altri attori, pronti a contrastare il duopolio sinora vigente. La prima ad unirsi al gruppo dovrebbe essere Blue Origin, anche se attorno a questo progetto aleggiano ancora molti dubbi e incertezze.

 

Elon Musk e il Falcon 9 Reusable

 

“Il 2014 dovrebbe essere un anno critico per i viaggi nello spazio – afferma Jeff Foust, direttore della rivista The Space Review. La prima ad effettuare un viaggio commerciale nello spazio dovrebbe essere Virgin Galactic con il suo SpaceShip 2, a seconda di come procederanno i loro test”.

Non tutto è perduto

Insomma, anche se non può ragionevolmente esserci alcuna certezza, i prossimi mesi potrebbero essere quelli adatti per il primo viaggio nello spazio con turisti a bordo.

 

 

“Se Virgin Galactic e SpaceX riusciranno a compiere il loro primo viaggio entro la fine dell'anno, molti dei dubbi che avvolgono questo settore svaniranno come d'incanto – continua Foust. Dimostreranno che c'è spazio economico per un mercato di questo genere ed apriranno nuovi orizzonti commerciali. Gli stessi veicoli e le stesse tecnologie utilizzate per il turismo spaziale potrebbero essere utilizzati per condurre ricerche nello spazio sub-orbitale”.

 

20 febbraio 2014

A cura di Cultur-e
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