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Telelavoro e tecnologia, connubio indissolubile

Sempre più diffuso, il telelavoro basa le sue fortune sulla banda larga e altre tecnologie legate all'informatica e alla telematica

Lavorare da casa

Quasi si parla di telelavoro ci si riferisce ad una modalità di organizzazione lavorativa indipendente dal luogo in cui si trova l'ufficio o dell'azienda e caratterizzata da un'estrema flessibilità sia nell'organizzazione delle attività lavorative, sia nelle modalità di svolgimento dell'attività stessa. Grazie a questo modello organizzativo, il lavoratore non avrà quindi una sede fissa dove recarsi: potrà, ad esempio, usufruire di uno dei tanti servizi di coworking sparsi per l'Italia oppure lavorare da casa, senza perder tempo tra spostamenti e pause varie.

 

Telelavoro estremo

 

Le moderne tecnologie informatiche e telematiche hanno reso ancora più semplice questa forma di lavoro atipico. La banda larga, la videoconferenza e strategie e tecnologie di sicurezza informatica come la VPN hanno finito con l'incentivare il telelavoro, arrivato – secondo le ultime statistiche disponibili – a circa il 5% della forza lavoro italiana.

Caratteristiche generali del telelavoro

Anche se il sociologo italiano Domenico De Masi ne dà una definizione abbastanza ampia, per la quale sarebbe possibile lavorare da casa anche senza l'ausilio di dispositivi tecnologici e telematici (“Il telelavoro – afferma De Masi – è qualsiasi attività svolta a distanza dalla sede dell'ufficio o dell'azienda per cui si lavora, quindi anche senza ricorrere a strumenti telematici”), oggi il telelavoro è strettamente legato all'informatica e alle nuove tecnologie.

Grazie al telelavoro – e all'utilizzo di tecnologie come la banda larga e la videoconferenza – è possibile svincolare l'attività lavorativa da limiti spaziali e temporali, dando la possibilità ai lavoratori di scegliere dove e quando lavorare. Pur rimanendo a tutti gli effetti un lavoro come gli altri, il telelavoratore non avrà obblighi come recarsi in ufficio o in sede per la consegna dei lavori svolti, ma grazie alla posta elettronica e alle altre tipologie di comunicazioni telematiche – come il fax o servizi di messaggistica istantanea – potrà tenersi in contatto con il datore di lavoro e consegnare progetti ed elaborati senza doversi spostare da casa.

Tipologie di telelavoro

Vista la definizione appena data, è piuttosto semplice capire che telelavoro non è necessariamente sinonimo di lavorare da casa. Anzi, è vero l'esatto contrario. Il lavoro a distanza si divide in varie categorie, a seconda delle modalità con cui si svolgono le mansioni assegnate e degli strumenti tecnologici utilizzati.

 

Lavorare da casa

 

Telelavoro domiciliare

Tra le varie forme di telelavoro, è la più nota e più datata. Il lavoratore utilizza la propria abitazione come ufficio e da lì svolge le sue mansioni. I contatti e le comunicazioni con l'azienda sono assicurate dall'utilizzo di connessioni al web a banda larga – utilizzate, ad esempio, per effettuare videoconferenze – e, nel caso in cui il computer fosse collegato stabilmente alla rete aziendale, è probabile che si utilizzi una connessione protetta dalla tecnologia VPN. In questo modo le comunicazioni verranno protette da connessioni cifrate e criptate, rendendolo inaccessibili e indecifrabili a occhi indiscreti.

Telelavoro da centro satellite

In questo caso il telelavoratore sarà impiegato in una filiale costruita appositamente dall'azienda madre.

 

Sede di telelavoro condivisa

 

La distinzione tra la filiale – centro satellite e la sede centrale dell'azienda sta nella “destinazione d'uso” della sede: mentre la sede centrale nasce per rispondere alle esigenze dei clienti di un determinato territorio, il centro satellite nasce per rispondere alle esigenze degli stessi lavoratori.

Telelavoro mobile

In questo caso, anziché l'utilizzo di tecnologie di comunicazione fisse si utilizzano mezzi di comunicazione mobili – rete 3G o LTE e connettività Wi-Fi. Per questo motivo sono da prediligere strumenti come pc portatili o dispostivi mobili come smartphone e tablet.

Telelavoro da telecentri o telecottage

L'attività lavorativa si svolge in appositi centri – creati da un consorzio di imprese o anche enti pubblici e privati – dove i lavoratori condividono spazi, risorse e tecnologie – come ad esempio la connessione a banda larga. Uno degli esempi più conosciuti è quello dei centri di coworking.

Sistema diffuso d'azienda

Si tratta, forse, dell'esempio più estremo di lavoro a distanza. Non esiste una vera e propria sede aziendale dal momento che la società esiste solo virtualmente: si tratta di un'attività produttiva creata sul web e che, sempre tramite i mezzi di comunicazione del web, riesce a sopravvivere e proliferare.

 

16 febbraio 2014

A cura di Cultur-e
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