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Sicurezza GPS, i pericoli per il mondo della finanza

Dai prelievi agli sportelli bancomat fino alle azioni in borsa, ecco tutti i settori finanziari in cui il segnale GPS è fondamentale. Ma non è tutto ora ciò che luccica: ecco i rischi per la sicurezza si possono correre

Satellite GPS orbita attorno alla Terra

Ogni qual volta abbiamo bisogno di cercare un luogo, un locale oppure una casa prendiamo il nostro smartphone e lo troviamo grazie a una delle tante applicazioni di cartografia digitale. Si tratta di un'azione che ormai facciamo in automatico senza nemmeno pensarci troppo, ma è reso possibile da un complesso apparato tecnologico noto come Global Positioning System, meglio conosciuto con l'acronimo di GPS.

Quello che in pochi sanno è che il GPS è utilizzato per moltissimi altri servizi. Per esempio, le torri degli operatori di telefonia, mobile e fissa, lo utilizzano per instradare le chiamate degli utenti. I sistemi di Borsa lo utilizzano per convogliare le transazioni nel portafogli azionario di un determinato investitore. Persino alcune aziende di energia elettrica usano il GPS per far confluire l'elettricità verso le utenze che lo richiedono. Il GPS è usato anche dagli sportelli bancomat presso i quali ci rechiamo quotidianamente – o quasi – per prelevare denaro.

 

Cercare destinazione con lo smartphone

 

E, al contrario di quanto si potrebbe immaginare visto il ruolo che svolge, il sistema di posizionamento globale non è caratterizzato da un elevato standard di sicurezza. Per un hacker, infatti, non è complicato sfruttare i servizi con GPS per mettere in atto le proprie truffe. Anzi proprio grazie al GPS moltissimi malintenzionati potrebbe mettere a rischio la nostra sicurezza e i nostri soldi quando andiamo a prelevare a un bancomat.

Il tempo è denaro

Quando si dice che il tempo è denaro non è solo un modo di dire. Dal momento che il denaro digitale si muove più velocemente di quanto gli esseri umani possano pensare, le banche sfruttano il timestamp, una stringa di caratteri "universale" che permette di registrare in maniera esatta e univoca il momento in cui vengono realizzate delle transazioni ed evitare così frodi o invio di denaro agli utenti sbagliati.

Quando preleviamo dei contanti da un bancomat o si usiamo la carta al bar, o al supermercato, viene determinata l'ora esatta in cui si verifica la transazione, in maniera tale che ogni transazione sia univoca e riconoscibile. Ovviamente questo dato non può essere realizzato tramite l'orologio di un POS o di uno sportello automatico. Ed è per questo che per indicare l'ora esatta di una transazione si utilizza il GPS, utilizzato in questo caso per indicare l'istante esatto (e non la posizione) in cui è avvenuta.

 

Satellite GPS attorno alla Terra

 

Il GPS statunitense fa parte del cosiddetto sistema satellitare globale di navigazione (acronimo GNSS) è un insieme di geo-radiolocalizzazione e navigazione terrestre, marittima o aerea, che utilizza una rete di satelliti artificiali. Oltre al GPS esistono il GLONASS (russo), BeiDou (cinese) e Galileo (europeo, in via di completamento).

Come disturbare il segnale GPS

Sin qui nessun problema, se non fosse che alcuni autisti di camion e di servizi di consegne nel tempo si sono accorti che i propri datori di lavoro sfruttavano il segnale GPS per monitorare il loro lavoro. Per ovviare a questo controllo serrato sono stati inventati dei disturbatori di frequenze GPS che riescono a bloccare la localizzazione satellitare. Questi dispositivi, chiamati jammer GPS, possono essere acquistati (illegalmente) da chiunque su Internet per poche decine di euro. Inoltre, con strumenti più sofisticati si potrebbe non solo bloccare il segnale ma anche modificare i dati raccolti dal GPS.

Se questi strumenti venissero utilizzati solo da camionisti poco interessati a far sapere al proprio capo il percorso esatto delle loro consegne poco male. Purtroppo, però, questi jammer sono troppo interessanti per non essere sfruttati anche da hacker e malintenzionati. Per fare un esempio il Dipartimento della Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti ha scoperto che i cartelli della droga usano questi disturbatori di frequenza per deviare i droni di sorveglianza lungo il confine tra Stati Uniti e Messico. E lo stesso metodo può essere sfruttato dai cybercriminali per modificare l'orario di alcune transazioni illegali o per far arrivare dei soldi in maniera fraudolenta sui propri conti.

 

Geolocalizzazione

 

Un orologio universale sulla terra

I GPS jammer non sono l'unica minaccia che incombe sui sistemi di posizionamento satellitare. GPS, GLONASS e Baidu sono continuamente esposti a danni fisici (si pensi allo scontro con un detrito spaziale o l'interferenza del vento solare) che potrebbero interrompere il servizio in qualunque momento e senza troppo preavviso. Il tutto senza considerare lo scenario di una cyberguerra, nel corso della quale un gruppo di hacker legato a una nazione o un gruppo terroristico potrebbe interrompere il segnale GPS di un determinato Paese per mandare in tilt trasporti, banche e servizi vari.

Le soluzioni pensate per ovviare a tutti questi problemi sono le più varie, ma la più quotata è quella di costruire un orologio universale e invisibile sulla Terra. Non si tratta affatto di un'idea nuova: nel corso della Seconda Guerra Mondiale per comunicare fu realizzata Loran, una rete di torri radio che trasmettono un segnale a bassa frequenza e che può essere utilizzata per la navigazione e la sincronizzazione. Nel 2004, in seguito agli attentati terroristici dell'11 settembre 2001, l'allora Presidente USA George W. Bush ordinò la costruzione di un sistema simile sul territorio degli Stati Uniti. Ma il progetto, chiamato eLoran, fu interrotto durante il primo mandato di Obama a causa della mancanza di finanziamenti sufficienti a completare l'opera. eLoran, infatti, costa almeno 500 milioni di euro e il Governo degli Stati Uniti vorrebbe che se ne facessero carico anche le tante aziende private che sfruttano al momento il segnale di localizzazione satellitare.

 

22 maggio 2018

A cura di Cultur-e
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