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PC, server, palmari e smartphone. 27 anni nel segno di Windows

Dalla prima versione del 1985 fino a Windows 10, ecco le tappe più importanti del sistema operativo di Microsoft

La schermata iniziale di Windows 8

È, senza ombra di dubbio, il re dei sistemi operativi. Da oltre 30 anni domina le classifiche di diffusione e utilizzo del settore, con percentuali che ballano sempre tra l'80% e il 90%. Insomma, nonostante qualche passo falso accumulato lungo la strada (vedi, ad esempio, Windows Vista e Windows 8 o le versioni mobile per smartphone e tablet), Windows resta il dominus assoluto del mercato dell'informatica (sia domestica sia professionale).

Nato nella prima metà degli Anni '80 dello scorso secolo come risposta ai sistemi operativi Macintosh della Apple, Windows è l'erede designato di MS-DOS: ne eredita moltissime funzionalità (quanto meno nelle prime versioni) e, almeno inizialmente, condividono il percorso di aggiornamento e sviluppo. Una convivenza, come vedremo, che non andrà avanti a lungo: ben presto le strade si dividono e Windows diventa un sistema operativo a sé stante.

Interfaccia grafica per MS-DOS

A inizio Anni '80 il successo dei primi Macintosh, forti della loro interfaccia grafica e delle periferiche di immissione (mouse e tastiera) spinge Bill Gates a ripensare i piani di sviluppo della sua azienda: MS-DOS, che aveva rappresentato il primo prodotto di successo di Microsoft, era rapidamente diventato inadeguato e incapace di attirare le attenzioni dei primi utenti "non-informatici" che iniziavano ad avvicinarsi al mondo dei computer.

Nasce così Windows (letteralmente finestre in italiano), interfaccia grafica "sovrapposta" alla struttura base di MS-DOS. Ma Windows 1.0, rilasciato nel 1985, non riscuote la stessa popolarità del "concorrente" della Apple, a causa dello scarso numero di funzionalità presenti. Due anni dopo è la volta della versione 2.0, ma il boom arriva nel 1990 con Windows 3.0, grazie alla presenza di una memoria virtuale, che migliora il multitasking, alla compatibilità con un gran numero di processori e al costo, decisamente più basso rispetto al Mac.

Sistema operativo a tutti gli effetti

È a partire da Windows NT (rilasciato nel 1992 per workstation e server) e Windows 95 (per personal computer) che Windows diventa un vero e proprio sistema operativo (in precedenza si parlava di ambiente operativo). Quest'ultimo, in particolare, introduce novità di grande rilievo nel settore dell'informatica "domestica" e rappresenta, di fatto, un vero e proprio spartiacque nel settore. Con Windows 95 arrivano novità come il menu Start, la barra degli strumenti e Windows Explorer (poi rinominato in File Explorer, ovvero Esplora risorse). Nel corso degli anni (e con i vari aggiornamenti) vengono aggiunte parti fondamentali come Internet Explorer (che permetterà a chiunque di connettersi alla Rete con semplicità), il supporto alla visualizzazione dei file JPEG e molto altro ancora.

Queste stesse funzionalità vennero mantenute e implementate di default in Windows 98, probabilmente il sistema operativo di maggior successo della casa di Redmond. Ma non solo: all'interno di Windows 98 trovano spazio il supporto allo standard USB, il plug 'n play (ovvero la possibilità di poter collegare periferiche e utilizzarle nell'arco di pochissimi secondi, senza dover riavviare il sistema) e altri strumenti per la gestione del personal computer.

A favorire lo sviluppo del sistema operativo Microsoft, però, è anche Windows NT. Con la versione per server e workstation la casa guidata da Bill Gates effettua il definitivo passaggio da sistemi a 16 bit a sistemi a 32 bit ed è al suo interno che implementa per la prima volta il file system NTFS (che rimpiazza il FAT utilizzato con DOS).

Rivoluzione XP

Queste e altre funzionalità sono poi state importate in Windows XP, il sistema operativo che catapulta Microsoft nel nuovo millennio. Rilasciato il 25 ottobre 2001, la nuova release si basa su file system NTFS e implementa funzionalità come Windows System Update (lo strumento per scaricare automaticamente gli aggiornamenti), un nuovo Media Player e una nuova versione di Internet Explorer. Soprattutto, però, con Windows XP arriva una nuova interfaccia utente – nome in codice Luna – che rende più semplice e immediato l'utilizzo del sistema operativo Microsoft. Anche grazie a questi accorgimenti grafici, Windows XP risulta essere uno dei prodotti di maggior successo di Microsoft di tutti i tempi: ancora oggi, a 16 anni dal suo lancio e nonostante l'interruzione del supporto e degli aggiornamenti, è tra i sistemi operativi più utilizzati.

Sali e scendi

Il grande successo di Windows XP, però, mette in qualche modo in ombra i suoi successori. Microsoft, che nel frattempo deve fare i conti anche con "l'inizio della fine" di Bill Gates (che saluterà la compagnia nel 2008), attraverserà una fase di Sali-scendi come se si trovasse a bordo di montagne russe. A pagare lo scotto più grande sono Windows Vista e Windows 8 che, nonostante il grande lavoro alle loro spalle (frutto di anni e anni di sviluppo), non trovano i favori del pubblico.

A minarne le possibilità di successo è, prima di tutto, l'interfaccia grafica. Con Windows Vista arriva Aero, interfaccia utente tridimensionale e caratterizzata da diversi effetti grafici. Questi stessi effetti, però, rendono Vista molto pesante e finiscono con il rallentare i PC e peggiorare l'esperienza d'uso generale. Con Windows 8 c'è una nuova rivoluzione: via la barra del menu Start per far posto a un'interfaccia basata sulle live tile (delle "mattonelle" animate che sostituiscono le icone e i collegamenti dei programmi) e particolarmente malvista dalla community di utenti Windows.

Tra il rilascio di Windows Vista e Windows 8 Microsoft trova spazio per "infilare" anche Windows 7 (a tutt'oggi il sistema operativo maggiormente utilizzato a livello di PC). Nonostante abbia requisiti minimi più elevati rispetto a Windows Vista (suo diretto predecessore), incide in maniera minore sulle prestazioni dei computer (anche quelli con qualche anno sui? chip) e regala un'esperienza utente decisamente migliore. Microsoft, infatti, decide di fare a meno degli effetti grafici tridimensionali di Aero e, con qualche aggiustamento, propone agli utenti un'interfaccia grafica molto simile al passato ma "attualizzata".

Windows 10 e ritorno al passato

Dopo il fallimento di Windows 8 (doppio potremmo dire, dal momento che neanche la versione mobile è molto apprezzata dagli utenti e gli smartphone Lumia cadono lentamente nel dimenticatoio), gli ingegneri e tecnici Microsoft sono chiamati a un compito tutt'altro che semplice: riuscire a proporre un sistema operativo moderno e che, allo stesso tempo, sappia dare risposte alle richieste degli utenti. Con la nascita di Windows 10 si assiste così a un ritorno al passato, almeno per quel che riguarda l'interfaccia utente: torna il menu Start, vengono quasi completamente eliminate le live tile e gli effetti grafici ridotti al lumicino. Ne scaturisce un sistema operativo più leggero (tanto da poter essere installato anche in computer vecchi di anni) e con un elevato grado di usabilità. Complice anche l'aggiornamento gratuito (entro un anno dal lancio), il successo di Windows 10 è immediato: installato su centinaia di milioni di dispositivi sin dai primissimi mesi, è candidato a superare la percentuale di adozione di Windows 7 nei prossimi mesi.

 

aggiornato il 18 agosto 2017

A cura di Cultur-e
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