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Le migliori alternative gratuite a Spotify

Il servizio di streaming musicale svedese restringe il monte ore per ascoltare musica gratuitamente e gli utenti si ribellano. Ecco le migliori alternative gratuite a Spotify

Le alternative gratuite a Spotify

Che la pacchia dovesse finire si sapeva da tempo. Più esattamente, si sapeva dall'esatto momento in cui Spotify sbarcò in Italia lo scorso 12 febbraio : dopo sei mesi di prova gratuita, l'utente sarebbe automaticamente passato all'account Free. Se avesse voluto continuare ad ascoltare musica senza limiti, avrebbe dovuto scegliere tra l'account Premium o Unlimited.

Cambio in corsa

Il 10 agosto, però, è avvenuto il fattaccio, che ha fatto scatenare l'ira di molti fan del servizio di musica in streaming on demand sui social network. Appellandosi al punto 2 dei Termini e Condizioni d'uso, Spotify ha modificato e ridotto il monte ore a disposizione degli utenti Free, passando dalle precedenti 15 ore mensili a 10 ore al mese di musica gratuita. Ovvero poco più di 20 minuti al giorno.

 

L'avviso con il quale Spotify ha annunciato agli utenti italiani la modifica delle condizioni di utilizzo

 

Un'inezia quantificabile in quattro o 5 canzoni di media lunghezza. Questo nuovo limite è immediatamente operativo e, come si legge nel nuovo regolamento, verrà attivato a 6 mesi dall'iscrizione a Spotify. Per gli utenti che si sono iscritti nei primissimi giorni del lancio, quindi, il limite è già attivo o quasi; per gli altri il giorno del giudizio si avvicina sempre più.

Così come accaduto per Whatsapp, la Rete ha fatto da cassa da risonanza per la notizia e subito è montata la protesta tra gli utenti, la maggior parte dei quali ha accusato la società svedese di aver tradito lo spirito iniziale e di averli in qualche modo ingannati. Immediata, quindi, è partita la ricerca alle alternative gratuite a Spotify.

Grooveshark

Con oltre 30 milioni di utenti sparsi in tutto il globo, Grooveshark è tra i primi concorrenti di Spotify. Anche perché i due servizi di streaming musicale si somigliano incredibilmente. Entrambi permettono di cercare per canzone, album, artista o genere ed entrambe garantiscono un servizio di streaming gratuito illimitato interrotto da spot pubblicitari. Come sappiamo, però, su Spotify questo servizio ha una durata di sei mesi, mentre su Grooveshark non ha limiti temporali. Come in Spotify è possibile anche ascoltare una sorta di stazioni radiofoniche basate su di un genere o un artista.

 

Grooveshark

 

A differenza di Spotify, non necessita di alcun programma da installare sia nella versione mobile che nella versione per personal computer (se lo si vuole, però, utilizzare sullo smartphone utilizzando l'app, bisognerà pagare 9 dollari al mese). Basterà collegarsi al sito, scegliere il genere che si preferisce e iniziare ad ascoltare. Dal momento in cui permette agli utenti di caricare proprie tracce musicali, la qualità audio su Grooveshark potrebbe non essere omogenea.

Google Play Music

Quasi in concomitanza con le restrizioni introdotte da Spotify, Google ha lanciato anche in Europa il suo servizio di streaming musicale on demand senza limiti. Google Play Music si divide in due sezioni: All Access, dove ogni utente può caricare fino a 20mila canzoni della propria collezione musicale da ascoltare quando vuole sul web; Unlimited che, come Spotify, offre il servizio di streaming musicale on demand.

 

Google Play Music Unlimited

 

Unlimited offre, al prezzo di 9,90€ al mese (7,90€ per chi si abbona entro il 15 settembre), tutta la musica disponibile sul Play Store di Google – 18 milioni di tracce – da ascoltare quando si vuole e dove si vuole. È possibile creare delle proprie playlist o ascoltare stazioni radio basate su un artista o un genere musicale. Si può accedere a Google Play Music Unlimited sia attraverso lo smartphone – con l'app rilasciata da Google – o via browser, collegandosi direttamente al sito web del servizio.

Rdio

Via browser, via app per Mac e Windows, via app per iOS, Android e Windows Phone, Rdio è un servizio di streaming musicale on demand molto diffuso soprattutto negli Stati Uniti.

Così come Spotify, Rdio permette di ascoltare musica gratuitamente – senza pubblicità – limitatamente nel tempo;di scegliere la musica da ascoltare in base a genere, cantante e album; di ascoltare stazioni radio basate sui gusti musicali dell'utente e di condividere su svariati social la musica che si sta ascoltando. Nel caso in cui non si voglia creare un account ad hoc, ci si potrà connettere a Rdio con le credenziali di Facebook.

 

Rdio

 

La principale differenza da Spotify è la completa assenza di pubblicità. “Non ci va di bombardare gli utenti con la pubblicità – si legge sul sito. Una volta che il tempo a loro disposizione sarà terminato, gli utenti possono decidere se sottoscrivere un abbonamento o cambiare servizio di streaming”. Per 4,99 dollari al mese, si potrà sottoscrivere l'abbonamento Rdio web e ascoltare tutta la musica che si vorrà attraverso il browser; per 9,99 dollari si attiverà l'abbonamento Rdio unlimited e garantirà la possibilità di accedere a tutta la musica che si vuole sia dal web che dal proprio smartphone; a 17,99 dollari al mese si sarà abbonati al servizio Rdio family, che garantisce l'ascolto illimitato sia da computer che da smartphone per due persone.

Deezer

Grazie ad una libreria musicale senza confini o quasi (25 milioni di tracce, superiore anche a quella offerta da Spotify), Deezer si sta via via affermando come maggiore alternativa al servizio svedese. Per accedere a Deezer bisogna essere iscritti, oppure utilizzare le credenziali di Facebook o Google+. Una volta iscritti, si potrà ascoltare musica senza limiti per sei mesi, al termine del quale verrà imposto un monte di 2 ore al mese di musica gratuita.

 

Deezer

 

Deezer è disponibile per browser (sia Windows sia Mac), per smartphone e tablet (iOS, Android, Windows Phone e BlackBerry), televisore, impianto hi-fi e anche automobile. Insomma, ovunque si sia e in qualsiasi momento si voglia, si potrà accedere al proprio account e ascoltare la musica che si preferisce. Si potrà scegliere nello sterminato database in base all'autore, al genere e all'album.

L'account Free, come detto, garantisce metà anno di ascolto illimitato con interruzioni pubblicitarie; l'account Premium (4,99€ al mese) si potrà ascoltare tutta la musica che si vuole per sempre e senza pubblicità; l'account Premium+ (9,99€ al mese) dà la possibilità di ascoltare musica anche dal proprio smartphone grazie all'app dedicata.

YouTube

Potrebbe sembrare strano, ma uno dei servizi di streaming musicale on demand più utilizzato al mondo è proprio YouTube. Dietro ad un video, infatti, può sempre nascondersi una bellissima canzone, un album, un concerto introvabile. Con YouTube Disco si potrà cercare un artista o una canzone e far partire, in automatico, una playlist composta da 100 delle canzoni più famose e ascoltate sul social network di Google.

 

YouTube

 

Anche se potrebbe richiedere un po' più di pazienza e lavoro, YouTube è completamente gratuito, non ha limitazioni temporali di alcuna sorta e, se si è fortunati, permette di trovare tracce musicali magari introvabili sugli altri servizi di streaming musicale on demand. E grazie all'applicazione disponibile praticamente per ogni sistema operativo mobile, si potrà ascoltare tutta la musica che si vuole anche dallo smartphone o dal tablet.

 

16 agosto 2013

A cura di Cultur-e
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