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Le 10 startup da tenere d'occhio nel 2014

Da Flipboard a SmartThings passando per Uber, ecco le startup più interessanti del panorama hi-tech

Fliboard è tra le startup più promettenti del 2014

L'acquisizione di Instagram da parte di Facebook nel 2012 permise un po' a tutto il mondo, anche a chi era fuori dal mondo della finanza e dell'alta tecnologia, di venire a conoscenza della loro esistenza. Il 2013 è stato l'anno della definitiva consacrazione, l'anno nel quale non sono state più considerate come dei puri e semplici esperimenti o piccole entità da fagocitare nel più breve tempo possibile. Il 2014, probabilmente, sarà l'anno in cui il fenomeno delle startup toccherà i livelli mai raggiunti sinora, con moltissime società pronte a fare il salto verso il mondo dei “grandi”.

Dieci, in particolare, sembrano avere tutte le carte in regola per diventare player di primissimo livello nel campo dell'alta tecnologia.

Uber

Di Uber se ne parla già da qualche tempo a questa parte. Ma, ora che ha passato indenne o quasi le grane legali che da tempo la tormentano e visto il maxi-investimento di Google (257 milioni di dollari), sembra proprio che per questa startup sia arrivato il momento di spiccare il volo.

 

 

A renderla ulteriormente appetitosa l'ammissione da parte di Travis Talanick, CEO della società, di voler espandere il proprio raggio d'azione. Non solo servizio di “taxi” a domicilio, ma anche possibilità di entrare nel “magico mondo” delle consegne nello stesso giorno. Un settore in forte crescita, quest'ultimo, che assicurerebbe a Uber margini di profitto piuttosto interessanti.

Flipboard

Attiva da diversi anni, Flipboard non è di certo una novità del panorama internazionale dell'alta tecnologia. Ma il 2013 ha rappresentato un anno piuttosto importante per questo aggregatore di notizie multifunzionale.

 

 

Oltre ad aver portato a casa finanziamenti per ulteriori 50 milioni di dollari, Flipboard ha esteso notevolmente le funzionalità e gli strumenti messi a disposizione degli utenti. Ora, ad esempio, ogni utente iscritto alla piattaforma potrà creare una propria rivista. Oppure entrare nel mondo dell'e-commerce, mettendo in vendita le riviste che lui stesso crea.

Circa

Pochi credevano, inizialmente, nella forza e nella portata di novità di questa piccola startup. Con caparbia e tenacità, invece, Circa ha fatto ricredere anche il più ostinato dei detrattori e si prepara ad un 2014 da protagonista.

 

 

Nel corso degli ultimi mesi è stato implementato e rafforzato il team di redattori che lavora alla creazione delle notizie, è stata lanciata l'app per Android e una nuova versione per quella dell'iPhone. Tutti ingredienti che fanno di questa startup uno dei prospetti più interessanti per i prossimi 12 mesi.

Routehappy

Chi l'ha detto che i viaggi aerei vanno cercati solamente in base al prezzo del biglietto? Routehappy, startup con base a New York, rivoluziona il mondo delle ricerche dei voli, mettendo al centro della ricerca la qualità globale dell'offerta rispetto al mero aspetto economico.

 

 

L'utente potrà effettuare, tramite il sito web di Routehappy, una ricerca in base al cibo servito a bordo, in base alla gentilezza degli assistenti di volo o alla comodità delle poltrone. Insomma, tutto un altro mondo rispetto a quello cui si era abituati sinora.

Oyster

Finora l'idea del chiedere in prestito o di affittare dei contenuti digitali si era fermata al mondo della musica e quello dei film o serie televisive. Con Oyster questo assunto è ormai diventato obsoleto.

 

Oyster

 

Questa startup, nata lo scorso anno su iniziativa anche di vecchi dipendenti Google, tenta di portare lo stesso modello operativo ed economico di giganti del calibro di Netflix o Spotify nel campo della letteratura. Dotata di un ampio catalogo librario, permette di leggere tutti gli e-book che si vuole pagando un abbonamento fisso mensile.

Levelmoney

Fondata a San Francisco da un vecchio dirigente Visa, Levelmoney si propone di rendere più semplice e immediata la gestione dei propri fondi. Dotata di un design essenziale ma efficace e pensata per essere utilizzata prettamente - o quasi - da un'utenza giovanile, questa app permette agli utenti di gestire il loro budget mensile in maniera immediata e chiara.

Clinkle

Il mondo dei pagamenti online e della moneta digitale è in continua evoluzione ed espansione. Il problema della sicurezza dei pagamenti e la protezione dei dati personali degli utenti, quindi, sono argomenti molto sentiti sia dagli utenti sia dalle società attive nel settore.

 

 

Clinkle e il suo fondatore 22enne si ripromettono di cambiare il modo in cui siamo abituati a effettuare pagamenti grazie all'utilizzo degli ultrasuoni. Tutte le informazioni necessarie per completare la transazione verranno fatte viaggiare nell'etere sotto forma di onda sonora, anche se inudibile all'orecchio umano. In questo modo si renderanno quasi irrintracciabili i pagamenti effettuati, ad esempio, da smartphone a smartphone o da smartphone a ricettore abilitato.

Circle

Ormai si fa un gran parlare di Bitcoin, ma probabilmente sono ancora moltissimi quelli che non hanno capito come funziona e a cosa serve. Quasi tutti, inoltre, ignorano il modo in cui spendere questa valuta digitale.

Circle si propone esattamente di porre rimedio a questo problema, facilitando lo scambio della moneta e rendendo più agevole l'acquisizione di beni o servizi utilizzando Bitcoin o altre valute di questo tipo.

DataSift

Uno degli aspetti fondamentali per avere successo nel mondo del commercio? L'analisi dei dati. In particolare quelli provenienti dal mondo dei social. Pur non avendo lo stesso appeal delle altre startup, anche DataSift si mette in lista per essere tra i protagonisti dell'anno appena iniziato.

 

 

Questa società è in grado di raccogliere, catalogare e analizzare i dati provenienti dai vari social network e fornire alle aziende che ne fanno richiesta dei dati cuciti ad hoc sul loro profilo d'utenza. Un'arma che potrebbe rivelarsi vincente.

SmartThings

Automatizzare, velocizzare, semplificare. Questi i tre concetti alla base dell'Internet delle cose. Questi i tre concetti alla base di SmartThings, startup con base a Washington il cui obiettivo è realizzare un ponte- prettamente virtuale - tra abitazione e smartphone.

 

 

I tanti strumenti creati da questa startup permettono all'utente di interagire con gli elettrodomestici e i sistemi di controllo intelligenti presenti in casa. Dà la possibilità, ad esempio, di chiudere il garage dallo smartphone, di abbassare o aumentare la temperatura dei termosifoni e molto altro ancora. Vista la sempre maggiore diffusione della domotica, il 2014 potrebbe essere un anno dorato per chi ha in mente di fare cose intelligenti.

4 gennaio 2013

A cura di Cultur-e
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