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La biografia di John McAfee

Eclettico, istrionico e avventuroso, John McAfee è stato il padre della sicurezza informatica. Fondatore dell'omonima società, ha vissuto una vita piuttosto intensa. Nel 2016 è diventato amministratore delegato di Mgt Capital

John McAfee

Èstato una delle personalità di spicco del mondo dell'hi-tech mondiale e può essere considerato a tutti gli effetti il padre della sicurezza informatica. Caratterizzato da una personalità istrionica e a tratti esplosiva, John McAfee è stato un programmatore, imprenditore e fondatore dell'omonima società di sicurezza informatica.

Nato il 18 settembre 1945 in Gran Bretagna, si trasferisce negli Stati Uniti con la famiglia quando aveva pochi mesi e cresce nella cittadina di Roanoke, in Virginia. McAfee non crebbe nella proverbiale famiglia idilliaca: il padre, un uomo reso violento dall'abuso di alcol, si suicidò nel 1960 e John fu costretto a vivere d'espedienti per mantenersi agli studi. Nel 1967 ottiene il suo bachelor degree (equivalente della nostra Laurea Triennale) in matematica presso il Roanoke College, mentre due anni più tardi completa la sua carriera universitaria ottenendo un master degree (equivalente della Laurea Magistrale) sempre in matematica.

I problemi con l'alcol e le droghe

john mcafeeQuasi che il fantasma del padre lo tormentasse e lo perseguitasse, John McAfee inizia a consumare grosse quantità di alcol nel corso del primo anno di college. Nonostante ciò riesce ugualmente a laurearsi brillantemente, segnalandosi come uno degli studenti più brillanti e curiosi del suo corso. Per lui sembrano aprirsi le porte della carriera accademica, ma viene cacciato dal corso di dottorato dal Northeast Louisiana State College a causa di una relazione sessuale con una delle studentesse del suo corso.

Dopo qualche mese passato a vagabondare nel cuore degli Stati Uniti, riesce a farsi assumere dalla Missouri Pacific Railroad a Saint Louis. Anche qui, però, le cose non vanno per il meglio. John McAfee inizia a fare uso di stupefacienti e allucinogeni - LSD in particolare - e la sua attitudine lavorativa ne risente. La situazione precipitò quando l'ideatore del primo antivirus commerciale della storia dell'informatica decise di provare il DMT, altra droga psichedelica che lo porterà sull'orlo del burrone. Venne immediatamente licenziato e per lunghi mesi non si sentì più parlare di lui.

Nel 1983 John McAfee arriva al capolinea. Mentre era a capo del reparto ingegneristico della Omex, un'azienda californiana che realizzava sistemi di archiviazione dati, arrotondava lo stipendio vendendo cocaina ai suoi colleghi. Naturalmente, lo stesso McAfee ne faceva uso massiccio. Scoperto, l'informatico fu nuovamente costretto ad abbandonare il proprio lavoro e finì con il rinchiudersi, solo e abbandonato da tutti, nella sua abitazione di Santa Clara. Furono mesi durissimi, fino a che non si convinse ad entrare a far parte di un gruppo di alcolisti anonimi: la terapia di gruppo lo aiutò a superare i problemi legati alle dipendenze da alcol e stupefacenti, segnando l'inizio di una nuova fase nella vita di John McAfee.

L'era dei virus

Nel 1986 due fratelli pachistani creano, a mero scopo di studio, il primo virus informatico della storia. Lo chiamano Brain e, per rendersi rintracciabili, inseriscono all'interno del codice del malware i loro nomi, l'indirizzo di casa e il numero di telefono.

John McAfee viene a conoscenza di Brain un anno più tardi, mentre lavorava sullo sviluppo di un programma di riconoscimento vocale per conto della Lockheed. Restò inorridito alla sola idea e decise di reagire creando un software che fosse in grado di proteggere i computer da intrusioni di questo genere. Nel 1987 fondò, in un piccolo ufficio a Santa Clara, la McAfee Associated. Il business plan della società era piuttosto semplice: creare un software antivirus e distribuirlo capillarmente.

Inizialmente l'informatico non aveva previsto nessuna forma di compenso per la sua opera: McAfee antivirus poteva essere distribuito liberamente, senza che ci fosse il bisogno di pagare per la licenza d'utilizzo. Nel giro di appena 5 anni metà delle aziende della Fortune 100 (la classifica stilata dal periodico Fortune che raccoglie le 100 più importanti società al mondo) utilizzava il suo software e John McAfee guadagnava 5 milioni di dollari l'anno. A fine 1992 la McAfee Associated viene quotata a Wall Street con una capitalizzazione di 80 miliardi di dollari.

La vita dell'imprenditore, seppur di successo, non si addiceva troppo al suo stile di vita: nel 1994 decide di dimettersi da ogni incarico all'interno della McAfee Associated per dedicarsi ad altri progetti. Lavorò allo sviluppo di PowWow, uno dei primi software di messaggistica istantanea della storia, e fu consulente informatico per ZoneAlarm, piccola start-up attiva nel campo della sicurezza informatica e dei firewall.

La nuova svolta

john mcafeeNonostante il successo, i soldi e le donne, John McAfee era ancora insoddisfatto della sua vita. Tra il 2008 e il 2010, complice anche la crisi economica e finanziaria, vende tutte le sue proprietà mobiliari e immobiliari per acquistare una fattoria nella foresta pluviale del Belize. Qui si trasferisce con la sua nuova fidanzata appena 18enne e vi impianta un piccolo laboratorio per la produzione di antibiotici naturali.

Nel 2012, però, gli eventi precipitano e John McAfee rischia più volte la vita. La polizia del Belize inizia ad interessarsi alle sue attività e nel marzo di quell'anno fa irruzione nella sua abitazione alla ricerca di sostanze stupefacenti e alcol. McAfee passa una notte in cella e si convince di essersi creato nemici molto potenti. Passa qualche mese e il 67enne informatico statunitense finisce nuovamente nell'occhio del ciclone: il suo vicino di casa viene trovato morto ammazzato e McAfee è costretto a rifugiarsi in Guatemala. Qui viene scoperto, arrestato per immigrazione clandestina ed espatriato negli Stati Uniti. Dal 2013 ha vissuto a Portland, nello stato dell'Oregon.

La corsa presidenziale

Nel settembre 2015 John McAfee smette i panni del multimilionario eccentrico per vestire quelli del politico. Il fondatore della celebre software house, infatti, lancia la propria corsa alla Casa Bianca nelle elezioni che dovranno decretare il successore di Barack Obama. La sua campagna elettorale, ovviamente, è incentrata su due tematiche: puntare tutto sull'alta tecnologia per garantire nuovo sviluppo al Paese e difesa della privacy e dei diritti degli internauti. Secondo gli analisti, le chance che McAfee diventi Presidente degli Stati Uniti erano estremamente esigue in partenza, ma il guru della sicurezza informatica non sembrava affatto spaventato da questa nuova sfida. Come immaginato, il tutto si conclude con un nulla di fatto.

Il ritorno in campo

john mcafeeA maggio 2016 John McAfee è tornato sulla scena hi tech. Il guru della sicurezza informatica è stato infatti nominato presidente esecutivo e amministratore delegato di Mgt Capital, società attiva nei giochi online. L'azienda avrebbe così acquistato alcuni asset di D-Vasive, la società di software anti spionaggio fondata da McAfee. "L'impatto della cybersicurezza sulle nostre vite richiede le risorse di una società quotata. Con l'acquisizione della tecnologia D-Vasive come punto di partenza, ci attendiamo di far crescere Mgt", ha dichiarato McAfee al giornale britannico Financial Times.

Poco dopo essere entrato nella società, infatti, fa emergere i suoi reali scopi effettuando un cambio di rotta netto: con un colpo di coda sposta l’obiettivo dal social gaming direttamente alla cybersecurity, riaprendo così la lotta agli hacker iniziata ai tempi della realizzazione del primo antivirus adottando, però, metodi e strumenti completamente nuovi rispetto al pregresso.

Non contento, per sostenere la sua causa comunica di aver trovato una falla nell’architettura di Android in grado di permettere la lettura dei messaggi criptati scambiati tramite l’app di messaggistica istantanea WhatsApp. Se l’intento è ben accolto, è il modo a far parlare di sé: per mettere in mostra la debolezza del sistema operativo di Google, il sito di informazione Gizmodo scopre che il team ha utilizzato dei malware, inviandoli agli smartphone di alcuni reporter.

Ad agosto del 2017 lascia la carica di CEO di MGT concedendosi, invece, quella di “capo visionario della cyber sicurezza”, gesto che segue il passaggio di intenti proprio da questa branca alle criptovalute, con lo scopo di rimpinguare le casse della società e aumentare l’esperienza in fatto di blockchain sempre in ottica di security elettronica. Nel 2018 si allontana del tutto dall’azienda, spostandosi sulla compagnia incentrata sulle valute elettroniche Luxcore.

Ancora in politica

In seguito al tentativo del 2015, nel 2020 John McAfee prova di nuovo la corsa presidenziale ma a marzo dello stesso anno ci mette definitivamente una pietra sopra, abbandonando una volta per tutte l’idea di correre alle Presidenziali USA.

L’arresto

Il mese di ottobre del 2020 vedono McAfee alle prese con seri guai legali, causati principalmente dalla sua piattaforma dedicata alle monete digitali. Con un’accusa di evasione fiscale del Dipartimento di Giustizia statunitense, il tycoon viene arrestato in Spagna. Milioni di dollari, mai dichiarati, sarebbero entrati nelle sue tasche da conferenze, consulenze e promozione di criptovalute senza passare per le strette maglie del fisco a stelle e strisce, in un periodo compreso tra il 2014 e il 2018.

Il giorno successivo, cioè il 6 ottobre 2020, aumentano le accuse a suo carico con l’aggiunta di truffa da parte della Securities and Exchange Commission, l’ente che vigila sugli scambi della borsa valori americana. A pesare c’è il supporto in favore della “moneta del futuro”, in particolare sul suo account Twitter. Per la Commissione, non si tratta di semplici consigli spassionati per il suo milione e più di follower, ma di veri messaggi promozionali non dichiarati, per un giro di affari che tra novembre 2017 e febbraio 2021 ha portato nel suo portafoglio ben 23 milioni di dollari. Come se non bastasse, l’esperto avrebbe anche sostenuto schemi finanziari a partire da criptovalute semi-sconosciute, acquistandone in grandi quantità, lanciandole dal proprio profilo social per poi rivenderle e guadagnare ingenti somme di denaro.

La detenzione e la morte

Il 23 giugno 2021, a sole poche ore dalla firma dell’ordine di estradizione dalla Spagna verso gli Stati Uniti, John McAfee viene trovato privo di vita nella sua cella all’interno del penitenziario di Barcellona in cui era stato tenuto in custodia dall’anno precedente. Secondo il Dipartimento di Giustizia della Catalogna, le cause di morte del guru informatico sarebbero da ricondurre al suicidio, ipotesi poi confermata dall’autopsia ufficiale.

Non sono mancate le teorie cospirazioniste sulla sua scomparsa. A dare man forte alle supposizioni, le dichiarazioni che in passato erano state diffuse da McAfee: se fosse stato trovato impiccato, ciò poteva significare esclusivamente un omicidio. Un messaggio che molti hanno visto come un indizio, alla luce del metodo usato per porre fine alla sua esistenza e le affermazioni della moglie e del suo avvocato difensore, entrambi convinti dell’assenza di volontà dell’uomo di compiere tale gesto.

A cura di Cultur-e
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