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A cosa serve e come funziona la smart card biometrica

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Sempre più dispositivi utilizzano il riconoscimento biometrico per proteggere i propri dati: anche le smart card stanno adottando l'impronta digitale per autorizzare pagamenti o accedere a servizi dello Stato

smart card biometrica

I nostri dati personali sono in pericolo: sono sempre di più i gruppi di hacker che lavorano per trafugare le password d'accesso a conti correnti e profili personali. Quello dei cracker è un business florido e che ha basi economiche solide e delle strutture ben definite. Per questo motivo le aziende sono sempre alla ricerca di nuovi metodi per aumentare la sicurezza informatica per proteggere i propri dati. Una soluzione definitiva potrebbe arrivare dalla tecnologia biometrica: utilizzare l'impronta digitale o il riconoscimento facciale per proteggere dati e informazioni preziose.

Le prime società a utilizzare riconoscimenti biometrici per sbloccare i propri dispositivi sono state Apple e Samsung che hanno introdotto lo scanner per le impronte digitali. Gli utenti possono utilizzare i propri dati biometrici come ultimo baluardo difensivo contro gli attacchi subiti dagli hacker. I buoni risultati ottenuti da questo tipo di tecnologia ha portato anche altre aziende ad adottarla: tutti i dispositivi top di gamma usciti nel primo semestre del 2016 presentano sul retro uno scanner biometrico.

Nei prossimi anni anche altri prodotti inizieranno ad utilizzare le impronte digitali per proteggere i dati d'accesso. È il caso, ad esempio, della smart card biometrica: al posto del pin, gli utenti utilizzeranno le impronte digitali per effettuare acquisti o per accedere ai servizi dello Stato. In alcuni paesi del Nord Europa è già una realtà, mentre in Italia dovrà essere implementata quando la carta d'identità elettronica entrerà a pieno regime. Ecco come funziona e a cosa serve la smart card biometrica.

Cosa è la smart card biometrica

Nella quasi totalità dei casi l'accesso ad account personali e a informazioni riservate avviene attraverso l'utilizzo di un PIN (Personal Identification Number). Nonostante la comodità e la facilità nel ricordare un numero, non sempre il PIN si rivela la scelta migliore per la sicurezza della propria privacy. Una delle migliori soluzioni per combattere questo problema è la smart card biometrica, una carta che grazie all'utilizzo di sensori permette di proteggere i propri dati attraverso l'impronta digitale.

smat card biometrica

Come funziona la smart card biometrica

Il funzionamento di una smart card biometrica ricorda molto da vicino quello degli scanner di impronte digitali presenti negli smartphone. All'interno della carta è celato uno scanner biometrico che porterà al riconoscimento dell'utente attraverso la propria impronta digitale. Un sistema semplice e che permetterà di sostituire il PIN. Il sensore biometrico presente all'introno della smart card è capacitivo, flessibile e non influisce sullo spessore della carta. L'impronta digitale dell'utente è ricostruita alla perfezione grazie a un algoritmo che compara l'immagine acquisita con quella in archivio e "dà il via libera" all'acquisto o all'accesso a informazioni riservate. Per il resto, le smart card biometriche sono delle normalissime carte di pagamento, in grado di funzionare con i POS già presenti nei ristoranti, supermercati e punti vendita di qualunque genere.

A cosa serve la smart card biometrica

a cosa serve la smart card biometrica

Il primo motivo per utilizzare una smart card biometrica è sicuramente la protezione dei propri dati personali: grazie ai sensori installati sulla carta sarà possibile proteggere i propri dati dall'attacco dei malintenzionati. Inoltre, porterà notevoli miglioramenti a molti campi diversi, partendo sicuramente dal settore bancario. Già da alcuni anni aziende come MasterCard e Visa hanno introdotto la smart card biometrica per le transazioni bancarie e per gli acquisti nei negozi. Ma non solo. Anche gli enti governativi potranno utilizzarla per favorire l'accesso dei cittadini ai servizi offerti dallo Stato: la carta d'identità elettronica è solo il primo passo verso la digitalizzazione della burocrazia. L'utilizzo della smart card biometrica, non solo renderebbe l'accesso più sicuro, ma anche più veloce e flessibile.

Le aziende leader nel settore sono presenti soprattutto nel Nord Europa, ma nell'ultimo periodo anche aziende italiane hanno lanciato la propria smart card biometrica ottenendo finanziamenti da diversi fondi d'investimento Nei prossimi anni tutte le carte avranno un sensore biometrico capace di riconoscere una persona solamente dalla propria impronta digitale.

A cura di Cultur-e
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