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Come si gioca a Rise of the Tomb Raider

Crystal Dynamics ha riportato in auge Lara Croft grazie a un lavoro certosino durato diversi anni. Rise of the Tomb Raider sarà la decisiva consacrazione?

Rise of the Tomb Rider

Non sono molti i personaggi videoludici che hanno segnato la storia degli anni '90 e sono usciti vittoriosi nella lotta conto la concorrenza agguerrita. Si possono contare sule dita di una mano e tra questi, oltre a Snake di Metal Gear Solid, c'è sicuramente Lara Croft, l'eroina protagonista di Tomb Raider che ha fatto il proprio debutto anche a Hollywood. Dopo anni travagliati, Lara Croft è tornata come protagonista di un videogame nel 2013, grazie al lavoro di Crystal Dynamics. Il successo ottenuto dal titolo ha fatto sì che la software house mettesse in programma un sequel: Rise of the Tomb Raider è uscito a novembre 2015 e ha completato la trilogia di esclusive per Xbox One dell'autunno dello stesso anno (insieme a Forza Motosport 6 e Halo 5).

 

 

Il ritorno di Lara Croft ha aumentato la curiosità intorno al titolo e molti, tra la critica specializzata e i fan di Lara, aspettavano con ansia l'uscita del videogame. Vi chiedete come siano le recensioni? Secondo la stampa di settore la casa sviluppatrice ha fatto nuovamente centro. Nelle prime recensioni disponibili, sembra che le aspettative siano state rispettate: Rise of the Tomb Raider abbina a un gameplay frenetico delle ottime quest secondarie in cui il gamer dovrà far riposare i pulsanti del joystick e far funzionare la testa.

La trama

 

 

 

Rise of the Tomb Raider riparte da dove si erano conclusi i fatti di Tomb Raider Reboot: a seguito delle vicende narrate nello Yamatai, Lara Croft dovrà combattere contro l'organizzazione Trinity. Il viaggio la porterà ad esplorare tanti luoghi diversi, dalla tomba del papà (Lord Croft), alla Siria, passando per la Russia e le basi militari sovietiche. L'archeologa si troverà così a passare dalle zone aride del Medio Oriente fino alle montagne gelate della Siberia. La trama cerca di indagare i rapporti tra Lara Croft e suo padre, con l'eroina che cercherà di ripercorrere le strade di Lord Croft per salvare le sue ricerche in campo scientifico.

Gameplay

 

 

Fin dai primi istanti Rise of the Tomb Raider regala un senso di déjà-vu: il gameplay è molto simile al prequel uscito nel 2013 e ha le stesse caratteristiche degli action game presenti attualmente sul mercato, frenesia, sparatorie frequenti, salti e corse. Seguendo il feedback dei giocatori Crystal Dynamics ha cercato di porre rimedio ad alcuni problemi evidenziati nell'episodio del 2013, come la predominanza delle sparatorie.

In Rise of the Tomb Raider il gamer sarà "forzato" a vivere pienamente la libertà concessa dal gioco, alla ricerca di materiale per il potenziamento delle armi e per la conquista di abilità. Se l'avventura principale può essere completata anche in meno di venti ore, la longevità del videogame è maggiore grazie alle quest secondarie e all'esplorazione delle tombe, che ritornano in gran numero in questo episodio della saga.

 

Le nuove armi di Lara Croft

 

Crafting, quest secondarie e tombe

Le armi della dotazione di Lara Croft sono tra le più varie e spaziano dall'arco fino al fucile a pompa. Durante l'esplorazione delle diverse mappe si potranno recuperare degli elementi che possono essere usati per il miglioramento delle armi. Con pellami, foglie, cortecce, materiale incendiario, sarà possibile produrre frecce avvelenate e bombe molotov, da lanciare nel momento del bisogno per uccidere e stordire i nemici.

 

 

Il grande lavoro degli sviluppatori si è concentrato sulle missioni secondarie che fanno compiere a Rise of the Tomb Raider un passo in avanti rispetto al prequel. Il giocatore sarà impegnato in tante quest divertenti che saranno utili per migliorare le abilità di Lara Croft e guadagnare crediti e materiale prezioso. Inoltre tornano a gran richiesta l'esplorazione di tombe nascoste. Oltre a regalare scorci e zone delle mappe altrimenti inaccessibili, la risoluzione degli enigmi legati alle tombe fa guadagnare alla protagonista abilità speciali e la conoscenza di nuove lingue.

 

Lara Croft, i Tomb Raider sono tornati

 

Le spedizioni

Le Spedizioni sono il vero elemento innovativo di Rise of the Tomb Raider e tra le novità più attese dai gamers. Si tratta di una modalità di gioco che permette di rivivere i momenti della Campagna cambiando alcune regole e usufruendo di alcune carte che possono far aumentare o diminuire i punti conquistati nella missione. Le carte sono acquistabili nel negozio del videogame tramite i crediti conquistati durante l'esplorazione delle mappe o attraverso delle micro transizioni con denaro reale. A seconda degli obiettivi posti e delle carte utilizzate (completare il livello entro un certo tempo, non morire,  nessuna abilità attiva) si potranno conquistare punti doppi o tripli e acquistare in questo modo nuove bustine di maggior valore. Ogni giocatore potrà creare dei livelli di gioco aumentando la difficoltà di base e condividerli con la numerosa fanbase di Rise of the Tomb Raider e scalare la leaderbord.

Recensioni

  • IGN.it. Una Lara in continua evoluzione, quella che la Crystal Dynamics presenta ai suoi fan. Dopo l'approccio del 2013, la software house torna con un titolo allo stesso tempo maturo e piacevole. Secondo Mattia Ravanelli del portale web dedicato ai videogame IGN.it, Rise of the Tomb Raider non sfigura agli occhi della concorrenza, meritando 8.8. La mole di missioni secondarie, di enigmi da risolvere e la grandezza delle mappe assicura al  gamer svariate ore di divertimento. Le nuove modalità donano una spruzzata di freschezza a un titolo che comunque accusa i soliti problemi degli action game. Nonostante ambientazioni fantastiche, in alcuni passaggi il gioco mostra una scarsa accuratezza nelle texture, una delle poche pecche di un gioco accurato nei dettagli
  • Eurogamer.it. Con uno sforzo in più, Rise of the Tomb Raider poteva essere uno dei capolavori del suo genere. Questo il parere espresso nella recensione da Emanuele Stanislao per il sito web Eurogamer.it che assegna al gioco un 8. Il gameplay ha subito poche variazioni rispetto al capitolo precedente, ma il gioco non sembra accusare il colpo. In larghi tratti della Campagna, Rise of the Tom Raider riesce a catturare l'attenzione del giocatore, che grazie alle missioni secondarie si inoltra nelle fantastiche ambientazioni del videogame. La nuova modalità Spedizioni ha portato un po' di pepe al gameplay dando la possibilità ai giocatori di sfidarsi online. Il gioco non mostra particolari problemi sotto il punto di vista tecnico se non sporadici rallentamenti in alcune situazioni particolari: arrampicate, sparatorie e corse

 

The rise of the Tomb Raider

 

  • Spaziogames.it. Non sempre i sequel riescono a migliorare il lavoro svolto nei capitoli precedenti, ma non si tratta del caso di Rise of the Tomb Raider. Ne è sicuro Aligi Comandini della piattaforma Spaziogames.it. Nonostante alcuni limiti tecnici visibili molto chiaramente, in primis alcuni bug che influenzano negativamente l'esperienza di gioco, Rise of the Tomb Raider mostra un gameplay solido e divertente e la reintroduzione delle tombe offre al giocatore dei break dal ritmo forsennato della Campagna. Il gamer dovrà far riposare il joystick e mettere in moto il cervello per risolvere gli enigmi proposti
  • Multiplayer.it. Con un gameplay che ricopia in larghi tratti le caratteristiche del capitolo precedente, Rise of the Tomb Rider non riesce a spiccare il volo e a raggiungere il gotha occupato dai suoi concorrenti. Di notevole impatto le novità aggiunte, dalle spedizioni alle missioni secondarie, che riescono a rendere piacevole le ore passate davanti allo schermo. Alla fine dei conti è positivo il giudizio di Antonio Fucito del portale Multiplayer.it che assegna a Lara Croft e alle sue avventure un 9. Le ambientazioni grafiche sono di buon livello anche se si notano alcune imperfezioni legate al motore grafico non ancora pienamente sviluppato per le console di nuova generazione

 

Tomb Raider

 

  • Polygon.com. Secondo Philip Kollar del sito web Polygon.com, Crystal Dynamics ha avuto paura di uscire dal guscio protettivo creato nel 2013 e ha abbandonato ogni velleità di rivoluzionare il videogame. Rise of the Tomb Raider rimane un ottimo action game, con alcuni limiti nel gameplay, ma che riesce a tenere incollato allo schermo gli appassionati della serie. Per questi motivi, il giornalista ha assegnato al gioco un più che positivo 8,5

A cura di Cultur-e
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