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PES 2016, giochi e recensioni

Konami con PES 2016 cerca di recuperare il gap tecnico costruito negli anni da Fifa. Ci sarà riuscita?

Pro Evolution Soccer 2016

Anticipare la concorrenza per dimostrare la propria forza: con  una settimana d'anticipo rispetto a Fifa 2016, la Konami ha deciso di lanciare sul mercato la sua ultima creazione pallonara, Pro Evolution Soccer 2016. Dal 17 settembre 2015 tutti gli appassionati possono scongelare il joystick e iniziare la cavalcata alla conquista della Champions League o dell'Europa League (due delle poche competizioni in esclusiva per PES 2016).

Dopo i risultati tutt'altro che esaltanti delle edizioni per Play Station 3 e Xbox 360, Konami con PES 2015, prima, e con Pro Evolution Soccer 2016, dopo, ha cercato di ricucire il gap tecnico e qualitativo con Fifa affidandosi a Fox Engine, il motore grafico ideato da Kojima Productions per lo sviluppo di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. In PES 2016, il gamer può finalmente apprezzare appieno tutti i miglioramenti già presenti nel capitolo precedente: i dieci mesi di lavoro sono serviti per perfezionare i movimenti dei giocatori, la circolazione della palla e cambiare alcune funzionalità della Master League, la più celebre delle modalità di gioco di Pro Evolution Soccer.

 

 

Ottime le prime recensioni da parte della critica, con molti giudizi ben oltre la sufficienza: unica pecca, da correggere il prima possibile con una patch, l'operato degli arbitri: troppo permissivo che va a danneggiare l'impostazione dell'azione.

La differenza nel motore grafico

Nel ventesimo anniversario della serie, Konami ha voluto fare le cose in grande, presentando il miglior capitolo della serie sotto il punta di vista grafico. Grazie all'uso del Fox Engine, lo staff di Pro Evolution Soccer 2016 ha potuto ricreare alla perfezione la fisionomia dei giocatori e i loro movimenti. Durante le partite sarà possibile riconoscere ogni calciatore dalle proprie movenze: Ibrahimovic svetterà imperioso nei copi di testa e userà il tacco volante per liberare i propri compagni, Neymar ubriacherà gli avversari con le sue serpentine e Morata sarà sempre al posto giusto per ribattere a rete. Con oltre 2000 animazioni presenti, PES 2016 cerca di far arrivare il livello della simulazione calcistica a livelli mai raggiunti prima.

 

PES 2016

 

Team ID e Player ID

Un grande lavoro è stato fatto per ricreare alla perfezione le identità dei giocatori e delle squadre. Per mettere un freno allo strapotere tecnico e fisico di alcuni giocatori scende in campo l'intelligenza artificiale: i centravanti saranno raddoppiati dai difensori centrali ogni volta che si trovano spalle alla porta, mentre Messi sarà contrastato prima che parta in accelerazione e semini zizzania nella retroguardia avversaria. Ogni team ricalca alla perfezione la filosofia del proprio allenatore : Il Barcellona di Luis Enrique privilegerà il gioco corale, con passaggi stretti e veloci, il Real Madrid di Benitez sfrutterà le fasce grazie alla velocità di Cristiano Ronaldo e Bale, mentre la Juventus di Allegri farà densità a centrocampo con i suoi mediani.

 

 

Gioco di squadra e condizioni meteo

Fin dalle prime gare è possibile apprezzare i miglioramenti apportati al gameplay: ogni azione deve essere costruita alla perfezione, con una rete di passaggi veloci e precisi, per riuscire a superare le strette maglie della difesa avversaria. Le azioni in solitaria, partendo in dribbling dalla propria difesa, saranno ben presto fermate dagli avversari che collasseranno intorno al giocatore per strappargli il controllo della palla.

In Pro Evolution Soccer 2016 torna in veste di protagonista la pioggia: dopo alcune edizioni all'asciutto, finalmente i gamer potranno apprezzare le battaglie in campo sotto un acquazzone violento. Il controllo e il rimbalzo della palla cambierà con l'aumentare della pioggia: come nella realtà il pallone schizzerà via dopo aver toccato il terreno di gioco e per i giocatori "leggeri" sarà più difficile uscire vincitori dai contrasti. Inoltre, per la prima volta, si potrà impostare la variabilità atmosferica, tra primo e secondo tempo il meteo  cambierà e scombussolerà i piani tattici degli allenatori.

 

Meteo variabile

 

Le pecche: arbitri assenti ingiustificati e portieri goffi

Nonostante i miglioramenti apportati nelle riproduzione dei comportamenti dei portieri più famosi (Neuer cercherà sempre le sue audaci uscite per anticipare l'attaccante avversario), anche in PES 2016 si ripropone l'annoso problema di tutte le edizioni della serie: i gol subiti con tiri da lontano con la palla che passa sotto il fianco dell'estremo difensore. Inoltre, anche per i tiri più semplici, i portieri difficilmente bloccheranno il pallone e tenderanno a respingerlo con i pugni o verso il calcio d'angolo.

 

 

Il calcio reale, negli ultimi anni, seguendo l'esempio del campionato inglese, sta diventando sempre più fisico, gli arbitri lasciano correre e fischiano molto meno. In Pro Evolution Soccer 2016, tutto ciò è portato all'estremo: i direttori di gara fischiano pochissimo e lasciano correre anche per i falli più evidenti, dando un notevole vantaggio alle difese avversarie. Le squadre fisiche e aggressive sono favorite a discapito di quelle tecniche: impostando il pressing alto è possibile bloccare fin dall'inizio l'azione ragionata. Gli arbitri fantasma hanno un ruolo fondamentale soprattutto nel gioco online: ogni gamer sfrutta a proprio vantaggio la permissività dei giudici di gara trasformando ogni incontro in una sfida all'ultimo colpo.

Modalità, licenze e stadi

Sul fronte delle licenze, con il passare degli anni la serie ha visto aumentare le esclusive: ancora non sono disponibili alcuni tra i più importanti campionati europei (tipo la BundesLiga) ma PES 2016 ha acquisito fino al 2018 la Champions League e l'Europa League, le due competizioni europee più importanti che vanno ad aggiungersi alla Coppa Libertadores. Rispetto alla concorrenza, sono pochi gli stadi reali riprodotti: Juventus Stadium, San Siro, Allianz Arena e Old Trafford, mentre stride la mancanza di quelli spagnoli.

 

 

Le modalità di gioco hanno subito un lavoro di restyling: mentre Diventa un mito è rimasto grosso modo lo stesso, sia la Master League, sia il MyClub hanno subito modifiche e miglioramenti. Nella Masterl League è aumentata l'importanza di avere un'affidabile rete di scout, alla ricerca dei migliori talenti in giro per il mondo, mentre in MyClub (disponibile solo nella versione online) è aumentato il ruolo del gamer nelle scelta dell'allenatore e della squadra.

Recensioni

  • Multiplayer.it. Sensazioni contrastanti. Un gioco con molti pregi, da un gameplay eccezionale ad una realtà forse mai raggiunta fino ad adesso da un simulatore di calcio, ma con alcuni difetti che abbassano il giudizio finale, che si ferma ad un 8.2. Questa in breve la recensione del duo Antonio Fucito e Mattia Comba, redattori del portale web Multiplayer.it. PES 2016 ha grandi qualità,grandi margini di miglioramento e sicuramente sarà un'ottima base per lo sviluppo dei capitoli successivi, ma al momento manca ancora qualcosa per la perfezione: gli arbitri sono praticamente assenti, sbilanciando l'azione a favore dei giocatori aggressivi. Se una patch migliorerà queste pecche, il giudizio non potrà che aumentare
  • Gamespot.com. Per Rob Crossley del sito web dedicato ai videogiochi Gamespot.com, Pro Evolution Soccer 2016 è semplicemente superbo e il 9 sta a testimoniare la bontà del gioco. Dopo anni difficili, Konami finalmente è riuscita a tirare fuori un titolo che può spodestare Fifa dal trono del gioco più amato dai calciofili. Grazie soprattutto al motore grafico preso in prestito da Metal Gear Solid V, la software house ha fatto un balzo avanti sul profilo delle movenze dei giocatori e sulla dinamica della palla. Il gioco è fluido, architettare le azioni dalla retroguardia è un puro divertimento

 

Pro Evolution Soccer 2016

 

  • Eurogamer.it. Un passo avanti che proietta Pro Evolution Soccer 2016 nel gotha della simulazione sportiva: dopo anni bui Konami è riuscita finalmente a proporre un gioco all'altezza della sua fama. Secondo Luca Forte, giornalista per la piattaforma web Eurogamer.it sono molti i miglioramenti messi in campo da PES 2016: il gameplay si è arricchito di tantissime nuove animazioni (oltre duemila) e di una circolazione di palla molto simile a quella reale. Unica pecca la reattività dei portieri: se tra i pali il salvataggio miracoloso è sempre possibile, i problemi nascono sui retropassaggi, con l'estremo difensore pronto a commettere un errore che può costare il gol. Infine, l'arbitraggio troppo permissivo, rende alcune volte difficile la costruzione di azioni corali. In definitiva un gioco che può tentare di competere ad armi apre con la concorrenza e metterla in difficoltà sotto molti punti di vista
  • Ign.it. Per Mattia Ravanelli di Ign.it Pro Evolution Soccer non sarà un gioco che rivoluzionerà gli aspetti fondamentali della simulazione sportiva, ma che divertirà l'appassionato di calcio grazia alla possibilità di costruire passaggio dopo passaggio l'azione da gol. Se poco è stato fatto per cambiare la grafica delle schermate, molto del lavoro si è concentrato sul gameplay e sull'intelligenza artificiale (sempre di primo livello). Il nuovo set di animazioni disponibili migliora gliscontri tra i giocatori, rendendo il gioco fluido e reale. Anche la Master League ha subito delle modifiche, migliorando l'interazione tra il giocatore e il sistema di gioco
  • Gamesradar.com . La bontà dell'operato di Konami, riassunta in un giudizio: quattro stelle e mezzo su cinque. Questo il voto finale assegnato nella propria recensione da Asim Tanvir del portale internazionale Gamesradar.com. Nonostante alcuni miglioramenti da apportare in alcune funzionalità del gioco, secondo il giornalista PES 2016 è il miglior gioco di calcio mai lanciato sul mercato. I miglioramenti apportati alla Master League sono stati fondamentali per aggiornare una modalità che ormai aveva molti anni sulle spalle, e, infine, il nuovo motore grafico ha cambiato totalmente il sistema delle collisioni, portandolo anni avanti rispetto alla concorrenza. Il gioco fluido e le azioni corali rappresentano al meglio il football moderno. L'unico difetto, i pochi falli fischiati che rendono gli scontri troppo rudi

A cura di Cultur-e
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