- ChatGPT: cos'è e a cosa serve
- Come usare ChatGPT
- Come usare ChatGPT da smartphone
- Le alternative a ChatGPT
- ChatGPT, privacy e problemi tecnici
ChatGPT è l’acronimo di Generative Pretrained Transformer e rappresenta una delle piattaforme più rivoluzionarie e interessanti del momento. Appartiene al filone dell’intelligenza artificiale conversazionale e consente alle persone di inserire domande di ogni tipo per ottenere in pochi secondi risposte coerenti e corrette.
Viene addestrato a partire da modelli di apprendimento GPT di OpenAI. Negli ultimi mesi, la diffusione di ChatGPT ha portato anche ad alcuni dubbi circa la gestione corretta dei dati personali e della privacy. Infatti, il Garante della Privacy italiano ha bloccato per alcune settimane il servizio nel nostro Paese, finchè OpenAI non ha risolto alcuni problemi.
Conoscere questo sistema, saperlo usare e capire come funziona e si è evoluto permette di rimanere al passo coi tempi e capire come applicarlo alla propria quotidianità o al lavoro.
ChatGPT: cos’è e a cosa serve
ChatGPT viene lanciato nel 2022 da OpenAI e il suo funzionamento si basa su un sofisticato modello di machine learning capace di apprendere il linguaggio umano e riusarlo in base alle necessità e alle richieste degli utenti. Questi sistemi vengono addestrati grazie a una enorme quantità di dati e sono sempre aggiornati
Il primo modello GPT è lanciato 2018, ma subito dopo - nel 2019 - seguono GPT-2 e GPT-3. Quest’ultimo permette a OpenAI di capire davvero quali sono le opportunità del sistema e inizia a lavorare all’interfaccia ChatGPT. L’algoritmo di GPT-3 è sensazionale, riesce a comprendere problemi anche molto complessi e offrire risposte tecniche ed esaustive. Infatti, può essere usato anche in ambito lavorativo, per esempio nell’Assistenza Clienti.
Ma è con GPT-4 che la piattaforma fa un salto di qualità. La principale novità è che si tratta di un sistema multimodale, cioè può accettare gli input sia da testi che da immagini, riesce poi a elaborare informazioni complesse e fa molti meno errori di GPT-3.
Come usare ChatGPT
Per usare ChatGPT basta collegarsi alla piattaforma ufficiale openai.com/blog/chatgpt iscriversi e fare il log-in. Si può iniziare, così, a fare qualsiasi tipo di richiesta. Il sito si presenta come una normale chat con un’interfaccia molto semplice e minimale. Il suo uso non richiede competenze tecniche, quindi si può usare e testare fin da subito. Il modo migliore per ottenere risposte corrette è fornire quante più istruzioni possibili.
Il sistema ha una risposta per tutto, e col tempo sarà sempre più esaustiva. Inoltre, grazie ad alcune applicazioni esterne (la più famosa è Shmooz AI) si può utilizzare anche con WhatsApp e Telegram.
Come usare ChatGPT da smartphone
Non esiste un’app ufficiale collegata al servizio, ma anche in questo caso ci si può affidare a servizi terzi, come Genie. Inoltre, si può usare anche con Siri su un iPhone. Sappiamo che l’assistenza Apple può rispondere a diversi comandi, ma quando deve offrire informazioni e rispondere a domande è piuttosto carente. Grazie a ChatGPT si può superare questo limite: il servizio può offrire risposte elaborate attingendo dalle informazioni che trova online.
Le alternative a ChatGPT
Chi è alla ricerca di servizi simili al famoso chatbot rimarrà soddisfatto. Infatti, negli ultimi mesi sono nate tante alternative a ChatGPT. Tra queste troviamo Bing Chat di Microsoft e Bard firmata da Google. Queste due soluzioni però sono molto lontane dall’offrire i risultati di ChatGPT.
Oltre a queste soluzioni prodotte da due grandi colossi, ne esistono altre, come OpenAI GPT-3 Playground, ma anche Youchat, GitHub Copilot, Jasper e così via. Insomma, sembra proprio che questi sistemi siano destinati ad evolversi ed inserirsi sempre più nella quotidianità dell’utenza.
ChatGPT, privacy e problemi etici
Il lancio e la diffusione di ChatGPT hanno portato anche alla nascita di numerosi dubbi e problemi circa la sua eticità. Per esempio, il servizio potrebbe essere usato in modo improprio da malintenzionati, e ciò porterebbe alla diffusione di fake news o l’invio di truffe via mail o altri mezzi. Senza contare che il sistema è anche in grado di generare codice; quindi, potrebbe generare malware e truffe informatiche sofisticate. Occorre quindi lavorare per tutelare gli utenti dai potenziali rischi del software.
In Italia il Garante della Privacy a marzo 2023 ha sospeso GhatGPT per alcune settimane. Il motivo: problemi di privacy legati a raccolta e archiviazione dei dati personali degli utenti che hanno usato il servizio. Infatti, il programma è addestrato proprio con le informazioni date in pasto dall’utenza, senza contare che non c’era alcuna protezione che permetteva di verificare l’età dei minori. Dopo la decisione del Garante, OpenAI si è messo a lavoro per risolvere tutti i problemi e il servizio è stato ripristinato poco tempo dopo.
Per scoprire tutti i dettagli sul fenomeno ChatGPT, come usarlo e quali saranno le sue evoluzioni leggi l’ebbok "Tutti i segreti ChatGPT: cos'è, come funziona e perché è rivoluzionario"