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Come trasformare una città in una smart city

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Connettività 5G, sicurezza e privacy saranno i tre pilastri fondamentali su cui costruire le smart city del futuro. Ma sarà necessario investire in tecnologia e infrastrutture

smart city

Le città in cui viviamo stanno subendo una delle più grandi rivoluzioni degli ultimi cinquant'anni. Viviamo in un'epoca dove la tecnologia sta apportando dei cambiamenti in ogni settore: nella telefonia sono stati lanciati da oramai più di dieci anni gli smartphone, nella medicina si utilizzano sempre più dei sensori capaci di raccogliere in ogni istante informazioni sullo stato di salute del malato, mentre nelle città sta prendendo sempre più corpo il concetto di smart city. Come successo per i telefonini, anche le città stanno diventando sempre più "smart" grazie all'utilizzo di particolari tecnologie che permettono di aumentare il numero di dati raccolti (ad esempio sul traffico quotidiano, il livello dello smog) e di migliorare la qualità dei servizi offerti alla popolazione.

Le smart cities sono la vera sfida che i Governi di tutto il Mondo dovranno affrontare nei prossimi anni. Trasformare il tessuto cittadino seguendo delle regole che fino a una decina di anni fa sembravano delle assurdità (sensori capaci di monitorare la qualità dell'aria, telecamere posizionate agli angoli delle strade che monitorano il flusso delle automobili) non sarà semplice e soprattutto non sarà economico. Ma è una sfida che bisogna vincere per migliorare la qualità della vita. Parole come connettività, sensori, 5G, resilienza energetica possono essere difficili da applicare all'interno di una politica di sviluppo di una città, ma sono le basi da cui partire per trasformare la propria città in una smart city. Ecco le 10 cose fondamentali che rendono una città smart.

Connettività ubiqua

 

connettività smart city

 

La connessione 5G sarà la base da cui far partire lo sviluppo delle smart cities. Le città del futuro saranno caratterizzate da servizi sempre attivi e accessibili attraverso la Rete: per supportare un numero enorme di accessi la connessione 5G è l'unico standard che può essere utilizzato. I sensori presenti nelle strade e le auto a guida autonoma hanno la necessità di collegarsi al 5G per inviare le informazioni raccolte a un data center o per prendere velocemente delle decisioni. Le smart city avranno anche degli accessi wireless a bassa potenza (LPWA) adatti ai dispositivi con una potenza limitata.

Energie rinnovabili

Per far fronte a un aumento del consumo di energia, le fonti rinnovabili sono l'unica soluzione possibile. Le smart city per funzionare al meglio avranno bisogno di un gran quantitativo di energia per alimentare sensori e infrastrutture tecniche. Oltre all'energia solare ed eolica, sarà necessario investire nella ricerca di nuove fonti di energia che renderanno le smart city autonome sotto il punto di vista del fabbisogno energetico.

Sicurezza e privacy

 

sicurezza smart city

 

La grande sfida che le smart city dovranno vincere è quella inerente alla sicurezza e alla privacy dei cittadini. Con sensori che raccolgono informazioni ventiquattro su ventiquattro, telecamere posizionate in ogni angolo della strada e capaci di riconoscere le persone attraverso i lineamenti del viso è come vivere in una sorta di "Grande Fratello". Per questi motivi mettere al sicuro le informazioni personali diventa di un'importanza fondamentale. I protocolli di accesso dovranno utilizzare dei sistemi di sicurezza avanzati capaci di respingere ogni singolo tentativo degli hacker di rubare i dati delle persone. Contrastare le attività dei pirati informatici diventerà sempre più importante per proteggere i cittadini dagli attacchi terroristici.

Sensori

Come già anticipato in precedenza, i sensori avranno un ruolo fondamentale nelle città del futuro. Permetteranno di raccogliere informazioni sulla direzione del vento, sulle condizioni meteo, sul traffico cittadino, sulla qualità dell'aria, sulla qualità dell'acqua, sul livello dell'acqua nei laghi e nei fiumi e sulle valvole che controllano l'afflusso dell'acqua nelle dighe. Ma i sensori da soli non rendono una città smart, è necessario analizzare tutti i dati raccolti per migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Data center

 

data center smart city

 

Dove stipare le tante informazioni raccolte grazie ai sensori? Logicamente all'interno dei data center. Nei prossimi anni i data center avranno un ruolo fondamentale per lo sviluppo delle smart city e per questo motivo i Governi si dovranno attivare per costruire tanti data center dislocati nelle vicinanze delle città. Per avere un accesso immediato alle informazioni è necessario averle "vicine", anche se sono presenti su un servizio di cloud storage. La vicinanza aumenta la velocità di risposta dei sistemi intelligenti e la sicurezza dei cittadini.

Spazio di archiviazione

Lo spazio di archiviazione dei data center è legato indissolubilmente ai sensori. Tanti sensori, tante informazioni raccolte, necessità di avere tanto spazio a disposizione. Basta pensare che le auto a guida autonoma producono ogni giorno 4 terabyte di informazioni che vanno stipati all'interno dei data center. Tutti questi dati sono molto utili per migliorare il comportamento delle auto autonome e velocizzare le decisioni quando sono in mezzo al traffico. Se non si investe in tecnologie che permettono di realizzare hard disk sempre più capienti e veloci, le smart city si troveranno ad affrontare dei grossi problemi.

Manutenzione all'hardware

Le componenti hardware rivestono un ruolo importantissimo nell'architettura che sostiene gli impianti smart delle città intelligenti. Il malfunzionamento di un solo processore potrebbe mettere in crisi l'intera struttura e creare dei problemi nella gestione dei sensori, delle auto a guida autonoma e della connettività. Sarà fondamentale investire nella formazione di personale specializzato nella manutenzione dei componenti hardware, in modo che i servizi offerti dalle città smart non vengano bloccati. Allo stesso modo si dovrà investire nel miglioramento dell'infrastruttura quando i componenti hardware diventeranno vecchi e obsoleti.

Il contributo degli sviluppatori

 

app terze parti

 

Tutti i servizi offerti dalle smart city non potranno essere sviluppati "in house", ovvero all'interno degli uffici comunali. Ma dovranno essere acquistati da software house che si specializzeranno nella realizzazione di applicazioni e programmi pensati per le città smart. Un po' come successo con il Google Play Store e con l'App Store, è impensabile pensare che tutti i servizi vengano sviluppati internamente senza chiedere l'aiuto di aziende specializzate.

Interfaccia uomo-macchina

L'interfaccia che gestirà l'interazione tra uomo e machina dovrà essere capace di supportare diverse tecnologie: riconoscimento vocale, realtà aumentata e virtuale. Rispetto agli smartphone che permettono un'interazione basata quasi totalmente sul "touch", le città del futuro obbligheranno le persone ad abituarsi a utilizzare più tecnologie contemporaneamente.

Interfaccia utente

Insieme al nuovo sistema di interazione, è necessario sviluppare anche una nuova interfaccia utente che renda più semplice l'utilizzo delle tecnologie per la smart city. Solitamente il design delle applicazioni o dei programmi per la città smart non è molto intuitivo, rendendo la vita del cittadino più complicata.

A cura di Cultur-e
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